Come distinguere tra link buoni e cattivi

Questi sono i passi fondamentali per verificare la qualità dei link in entrata e imparare a distinguere tra good link e bad link.

Perché controllare i link in entrata

I link in entrata innaturali possono causare la penalizzazione manuale o algoritmica del sito linkato da parte del motore di ricerca. Non basta essere sicuri di non aver mai fatto una link building artificiale, c'è anche la possibilità di subire una seo negativa da parte di terzi. E' quindi utile controllare gli inbound link.

Creare una lista dei backlink del sito

Il primo passo consiste nell'estrapolare una lista dei siti web che linkano il proprio sito web.

Ci sono molti siti specializzati sul controllo dei backlink ( es. Ahrefs, Majestic, ecc. ) ma sono quasi tutti strumenti di monitoraggio a pagamento.

Un elenco di dati grezzi si può anche ottenere gratuitamente da Google tramite Search Console.

Controllare la reputazione dei siti web linkanti

Una volta ottenuto l'elenco dei link in entrata, si ordinano secondo un criterio alfabetico e per ciascun sito linkante si cerca di capire la sua reputazione e perché ci ha linkati.

  1. Navigare sul sito per analizzare la qualità dei suoi contenuti. Una valutazione umana è molto importante poiché i siti di spam si riconoscono subito a colpo d'occhio. Basta leggere qualche riga.
  2. Controllare se il sito ha un traffico di utenti apprezzabile. Questo dato si può ottenere con diversi servizi online, come Semrush, Moz, Alexa, ecc.
    esempio di utilizzo di SemRush
  3. Verificare l'autorevolezza del sito. Alcuni servizi online forniscono una stima dell'autorevolezza del nome di dominio. Recentemente è molto utilizzato l'indicatore DA ( Domain Authority ) elaborato da Moz.
    il valore DA del sito su Moz
  4. Analizzare i backlink del sito. E' utile verificare se il sito usa tecniche di link building vietate o border line. Se lo fa rischia di trasmettere gli effetti negativi anche a chi linka. Si può capire analizzando le anchor text dei link in entrata con servizi come Ahrefs e Majestic.
    4.1. La quantità di backlink. Se provengono quasi tutti da pochi siti o IP, è molto probabile che si tratti di link artificiali.
    il trust flow e il citation flow
    4.2 La distribuzione delle anchor text. Se i testi di ancoraggio sono concentrati su keyword commerciali, probabilmente il sito usa tecniche link building alla vecchia maniera, oppure sta subendo una seo negativa, e potrebbe subire penalizzazioni. In genere, i testi di ancoraggio naturali più frequenti sono quelli brandizzati, riguardano il nome del dominio del sito linkato, oppure sono navigazionali ( es. clicca qui, continua, leggi, ecc. ). Se la prima anchor text riguarda una parola chiave transazionale specifica, in exact match e con molti backlink in entrata, allora la distribuzione non è naturale. In genere, un backlink transazionale naturale non oltrepassa il 3-5%.
    esempio di conteggio dei link
    4.3.La tipologia dei backlink. Se i link in entrata del sito sono provenienti in grandi quantità da siti web sconosciuti, poco autorevoli, o peggio ancora bannati da Google, si rischia di essere contagiati.
    esempio di distribuzione delle anchor text
    4.4. I link site-wide. Se un sito linka un altro da tutte le sue pagine con una stessa anchor tex, potrebbe esserci qualcosa che non va. Potrebbe trattarsi di un link friendly, posto nella colonna dei siti consigliati oppure una tecnica di link building spinta o malevole. E' naturale soltanto se l'anchor text del backlink coincide con il nome/brand del sito linkato. Se viene usata una parola chiave commerciale come anchor text, invece, è un'attività molto sospetta.
  5. Verificare la lingua del sito. E' molto strano se il sito linkante offre contenuti in una lingua differente rispetto al sito linkato. E' un altro segnale di innaturalezza dei backlink.

Analizzare l'argomento della pagina linkante

Se il sito web ha una buona reputazione, va valutata nel merito anche la pagina linkante, dove è presente il collegamento ipertestuale verso il nostro sito. E' opportuno verificare che si tratti di un link a tema con l'argomento trattato. I link off-topic sono malvisti dagli algoritmi semantici di Google.

Eliminare i backlink innaturali

Dopo aver individuato i siti web o le pagine linkanti con backlink sgraditi, si può provare a contattarli via email per chiedere la rimozione dei link.

In caso di mancata risposta o adeguamento da parte loro, si redige un elenco delle URL in un file di testo, inserendo gli indirizzi l'uno sotto l'altro.

Il file contenente l'elenco di backlink sgraditi può essere inviato a Google tramite la funzione Disavow Link, che consente di segnalare e ripudiare i link nel computo del Page Rank del proprio sito web.

 


 

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Libri di approfondimento
  1. Il backlink
  2. Le strategie Seo
  3. La link baiting
  4. La link diversity
  5. Il profilo di link