La ghost link negativa ( link fantasma )

Si è parlato molto a riguardo dei ghost links ( link fantasma ) e della possibilità che le link building temporanee, magari anche un pò spinte sulle anchor text, conferiscano ranking nel medio lungo periodo. Il funzionamento è talmente banale che sembra strano veramente strano parlarne soltanto ora. In pratica, un sito/pagina viene linkato da N links contemporaneamente, il sito linkato acquisisce subito ranking e migliora la posizione sui motori di ricerca. Poco dopo, tutti i link artificiali sono rimossi in modo progressivo, svaniscono nel nulla com fantasmi ( ghost ), facendo credere al motore di ricerca che si sia trattato soltanto di un effetto hot news. Nonostante i link non ci siano più, la pagina linkata mantiene il proprio ranking sui risultati di ricerca ( eco sulle serp ) e, cosa ancora più interessante, quando successivamente passa l'algoritmo anti-spam di Google ( Penguin ) non trova più nessun link e non può più né analizzare la situazione, né penalizzare il sito linkato. Per questa ragione i collegamenti ipertestuali sono detti link fantasma ( ghost link o echo link ).

un esempio di ghost link pubblicato su okpedia

Fin qui, nulla di nuovo, su questo argomento ho pubblicato anche io un approfondimento didattico su Okpedia. Su questo blog vorrei ragionare su un'ipotesi diversa e analizzare la situazione opposta, quella della seo negative... È ormai evidente che Google abbia commesso un grande errore nel 2013 quando, cercando di combattere lo spam-engine con Penguin, ha involontariamente aperto le porte alla seo negativa e allo spam negativo. In breve, si tratta di link artificiali puntati verso un sito web da siti spam o di scarsa qualità, aventi tutti la stessa anchor text, allo scopo di screditare il sito linkato. L'euristica di Google è abbastanza goffa, se molti siti di scarsa qualità linkano un sito web X, allora anche quest'ultimo è di scarsa qualità. Inoltre, le link building malevoli espongono il sito linkato ad essere penalizzato per una link building che non ha nemmeno fatto... e che magari è stata commissionata ai suoi danni proprio da un suo concorrente. Tutti i collegamenti sono costruiti appositamente in modo per farli rilevare come link non naturali agli occhi del motore di ricerca. Insomma... Google ha veramente fatto un casino questo volta e, sinceramente, per il bene del web onesto e genuino spero che risolva quanto prima il problema della seo negative. Detto questo, la ghost link positiva potrebbe essere riprodotta in modo negativo. È questa la mia ipotesi.

l'ipotesi dei ghost links negativi

Da N spam pages partono N link verso un sito web o una sua pagina interna. L'algoritmo di Google li indicizza e li potrebbe considerare dei segnali negativi ai danni del trust rank del sito linkato. Dopo poco tempo, i ghost link negativi sono rimossi, facendo perdere ogni traccia. In questo modo il sito malcapitato non può accorgersi della loro esistenza e nemmeno utilizzare lo strumento disavow degli strumenti webmaster di Google, in quanto i ghost link non sono più visibili o non ci sono più. Certamente, i ghost link sono visibili nell'elenco degli ultimi link al sito nel pannello webmster di Google ma, una volta che si andrà a vedere di cosa si tratta, non è più possibile capire l'origine malevole poiché si si trova dinnanzi a un errore 404 oppure una pagina con contenuti modificati e differenti. Se è fortunato il malcapitato potrebbe accorgersi dell'intento malevole del ghost link negativo tramite la cache di Google. Ma se quest'ultima non c'è più... c'è ben poco da fare. Questa è l'ipotesi della ghost link negativa. Lo stesso fenomeno può accadere negli algoritmi semantici con le semplici citazioni negative, dove il link è semplicemente sostituito con il brand o con il nome del sito web vittima pubblicato in pagine e siti di scarsissima qualità. 22 / 08 / 2014

 


 

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