Link esterni in uscita dal sito

I link esterni in uscita sono collegamenti ipertestuali presenti in un documento web che puntano a pagine web e risorse situate in altri siti web e nomi di dominio. Questa tipologia di link è anche conosciuta come outbound link. Sono l'altra faccia dei backlink in entrata dall'esterno ( inbound ).

A cosa servono i link esterni

Dal punto di vista dell'utente, un link esterno è utile se conduce a una risorsa di approfondimento tematico oppure alla fonte bibliografica che conferma un'affermazione presente nel documento della pagina.

un esempio di link esterno da un sito a un altro

Un link esterno è completamente inutile, invece, se la pagina di destinazione ( landing page ) non soddisfa il bisogno informativo dell'utente o, nel peggiore dei casi, è fuori tema ( off-topic ).

Tipi di outbound link

I link esterni possono essere di due tipi:

  1. Deep link. Nel deep linking il link punta a una pagina interna di un altro sito web.
  2. Surface link. Nel surface linking il collegamento ipertestuale punta alla home page di un altro sito web.

Nota. In genere il deep linking si utilizza per un approfondimento tematico o per citare la fonte di un'informazione. Il surface linking, invece, è utile per richiamare un brand di cui si sta parlando.

I link esterni e il posizionamento sui motori di ricerca

La presenza dei link esterni in una pagina è un argomento di discussione da anni nel settore dell'ottimizzazione dei siti per i motori di ricerca ( SEO ).

I search engine modificano i propri algoritmi continuamente e, spesso, si tratta di update che rivoluzionano radicalmente le regole di ranking precedenti. E' quindi difficile trovare una regola di ottimizzazione generale e universale. Si possono però seguire alcune euristiche e regole di buon senso.

L'utilità e dall'autorevolezza della risorsa linkata

Se il link esterno è a tema con il contenuto del documento d'origine e la fonte della risorsa è autorevole, la sua presenza valorizza il documento linkante agli occhi degli utenti e dei search engine.

link esterni a risorse utili e autorevoli

Non necessariamente la risorsa linkata deve essere autorevole. Sicuramente, se è autorevole è meglio, ma ciò che conta soprattutto è che sia utile per l'utente e migliori la sua user experience.

Esempio. Essere i primi a linkare una risorsa utile è decisamente valorizzante anche se rischioso. Viceversa, è completamente inutile linkare una risorsa autorevole ma inutile per l'utente oppure off-topic.

Secondo alcune ipotesi il tempo di navigazione sul sito web viene espanso quando l'utente clicca sul link esterno ed esce dal sito per leggere la risorsa linkata. Quando la risorsa è utile, l'utente la legge e la naviga. Questo tempo di navigazione esterno ( durata della sessione estesa ) dovrebbe migliorare indirettamente l'esperienza utente anche sul sito web linkante.

Quindi, linkare una risorsa utile è utile per gli utenti ma anche per se stessi. Un link esterno di qualità è un asset di grande valore per chi linka.

Nota. Quest'ultima euristica porta la firma del vecchio John Nash, premio Nobel per l'economia e uno dei più importanti economisti americani del XX secolo, che la utilizzò per primo nella sua teoria dei giochi. E' razionale presumere che anche i search engine statunitensi come Bing e Google la seguano...

Inoltre, il campo semantico della pagina linkante e linkata devono coincidere o, perlomeno, essere vicini tra loro. In caso contrario, il collegamento ipertestuale potrebbe apparire agli spider del search engine come link artificiale, un tentativo di link building o uno spam-link.

Evitare i link a risorse penalizzate da Google

Se il link esterno conduce a una risorsa penalizzata dal motore di ricerca per spam-engine o per condotte irregolari, un link esterno verso quella risorsa potrebbe penalizzare il posizionamento organico anche della pagina linkante.

link esterno a un sito web penalizzato da Google

L'euristica è molto semplice. Chi linka un sito di spam, non offre un buon servizio ai suoi utenti e probabilmente è anch'esso un sito di spam oppure non aggiorna e non controlla bene la qualità del contenuto presente nelle sue pagine.

Se il fenomeno dei link esterni a siti di spam si ripete su molte pagine del sito il rischio di subire un declassamento diventa elevato. Infine, se sulla risorsa spammosa (B) si trova anche un backlink verso il sito linkante (A), il declassamento sui search engine di quest'ultimo è quasi certo.

Come riconoscere i siti penalizzati da Google. Un primo controllo si può fare digitando delle query sul search engine, se la risorsa compare ai primi posti dei risultati di ricerca su keyword rilevanti sul tema, allora non è penalizzata. Viceversa, se non compare sulle Serp nemmeno con parole chiave meno competitive, allora è probabilmente una risorsa declassata o bannata dal motore di ricerca.

Verificare periodicamente i link esterni

Da questo rischio emerge l'importanza di controllare periodicamente tutti i link esterni del sito, almeno una volta l'anno, per verificare che i domini esistano ancora e non abbiano cambiato proprietario.

Può infatti capitare di linkare una risorsa valida in un momento ma nel tempo il dominio scade, viene acquistato da uno spammer o utilizzato in altro modo. E' sempre meglio verificare gli outbound link.

Questo controllo è anche utile per trovare i collegamenti interrotti ( errore 404 ) a risorse online che non esistono più sul web o che hanno cambiato indirizzo Url.

Come trovare i link esterni sul sito? Alcuni software facilitano il compito. Ad esempio, Screaming Frog e Xenu sono software client installabili sul PC, navigano il sito web come un crawler e forniscono diverse informazioni sulle pagine, tra i quali anche l'elenco dei link esterni presenti in tutto il sito. Esistono molti software e servizi online con queste funzionalità.

La quantità dei link esterni e il rapporto con quelli interni

Un'altra regola empirica molto utile è non esagerare con i link esterni in un documento.

La presenza di un numero eccessivo di link esterni in un documento è un fattore di rischio per il posizionamento naturale della pagina, soprattutto se la percentuale degli outbound link è molto alta rispetto a quella dei link interni ( inbound link ).
il rapporto tra link esterni e interni

I siti web con una grande quantità di link esterni sono le directory ma anche le spam-page, gli aggregatori di contenuti altrui, le pagine create automaticamente, le link farm, ecc.

Questa pericolosa somiglianza potrebbe causare seri danni al posizionamento organico del sito linkante.

 


 

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knowledge base

Libri di approfondimento
  1. I link esterni in uscita ( outbound )
  2. I link esterni in entrata ( inbound o backlink )
  3. I link interni ( inside-link )
  4. La link popularity