Come fare un tutorial

Un tutorial è un documento molto importante, perché deve spiegare al lettore come si fa una cosa. Soltanto se la guida è efficace, l'utente comprende ciò che deve fare senza avere dubbi.

Come creare e scrivere il contenuto testuale

Il testo del tutorial deve essere scritto nel linguaggio dell'utente target, di chi dovrà leggerlo. Un errore tipico della comunicazione online è redigerlo usando una terminologia tecnica troppo avanzata, se il lettore avesse la preparazione del tutor, non avrebbe bisogno di leggere una guida su internet.

come realizzare un tutorial

Le frasi più importanti vanno messe in grassetto, per evidenziarle dal resto del paragrafo e rendere più chiaro il filo logico del discorso.

Nota. Non bisogna però eccedere col grassetto, troppe parole chiave in bold creano il rumore della comunicazione, facendo perdere la chiarezza e l'efficacia visiva del documento.

Inoltre, il documento deve essere chiaro, scorrevole ed esaustivo. Non deve lasciare dubbi la lettore, né annoiarlo durante la lettura.

La struttura dei paragrafi del tutorial testuale

Gli argomenti vanno trattati seguendo un ordine logico. Gran parte del lavoro consiste nella strutturazione e nella paragrafazione delle informazioni. Una volta decisa la struttura delle sezioni, si possono scrivere le frasi e i dettagli dei paragrafi.

la struttura logica del tutorial e la paragrafazione per argomenti e voci

Nota. E' un po' come un albero. Occorre prima disegnare il tronco ( tema ) e poi realizzare i rami ( sezioni, argomenti ). Soltanto alla fine si possono creare e aggiungere le foglie ( paragrafi, frasi, proposizioni ).

Il corpus del contenuto testuale deve suddiviso in paragrafi separati tra loro da un interlinea bianca. Il lettore deve distinguere l'inizio e la fine di ogni singolo paragrafo anche a colpo d'occhio, sorvolando la pagina dall'alto.

organizzare il documento in paragrafi corti

E' una buona pratica raggruppare i paragrafi in sezioni e dare a ciascuna di esse un titolo ( o sottotitolo ) che sintetizzi l'argomento trattato oppure la domanda dell'utente ( topic ) a cui si vuole rispondere.

l'inserimento dei titoli e dei sottotitoli alle sezioni del documento

In questo modo il lettore può scorrere il tutorial testuale e leggere soltanto gli argomenti che desidera, quelli più rilevanti per soddisfare il suo bisogno informativo.

Inserire i contenuti multimediali nella guida

Per rendere più chiaro il documento sono molto importanti i contenuti supplementari del tutorial, la presenza delle immagini, dei file ed elementi multimediali ( video, videotutorial, audio, podcast, ecc. ), le faq, un pdf, esempi pratici, e così via.

la struttura di un tutorial multimediale

La presenza di un test di verifica online è sicuramente apprezzata nei documenti per la didattica, la formazione e il learning online.

Alla fine del tutorial si può lasciare al lettore il compito di risolvere un problema pratico, svelando la soluzione in un'altra sezione a scomparsa della pagina.

Grazie alla prova finale, il lettore memorizza meglio l'insegnamento. Inoltre, acquista una maggiore sicurezza in sé perché ha la prova concreta di aver compreso l'insegnamento del tutorial oppure no.

Gli esempi pratici e le case history

Durante la lettura l'utente deve imparare come fare una cosa.

Non basta elencare un decalogo di punti, occorre anche spiegare ogni singolo punto, facendo un esempio pratico o pubblicando una case history.

E' difficile imparare a fare qualcosa senza esempi concreti da parte del tutor. La guida testuale deve essere realizzata per costruire un percorso formativo. L'obiettivo deve essere la formazione del lettore.

La lunghezza del tutorial e il numero di parole o caratteri

Non ci sono regole di ottimizzazione, di semantica o di lunghezza del testo da seguire. Se il tutorial è sintetico, chiaro ed esaustivo, raggiunge l'obiettivo. La buona sintesi è sempre un valore della comunicazione online.

Nota. Bisogna solo fare attenzione a non farlo troppo breve, perché i search engine possono confondere il contenuto corto ( thin content ) per spam engine.

Un buon tutorial interrompe la ricerca dell'utente sui search engine, lasciando al sito web un importante segnale positivo sul piano dell'esperienza utente ( good user experience ). Bisogna sempre mettersi nei panni del lettore finale.

Se il tutorial viene redatto con troppe parole diventa noioso e difficile da leggere. Si crea un problema di usabilità. Il lettore potrebbe stancarsi a metà percorso e cercare altrove.

Gli indici puntati o numerati nella guida

Quando si vogliono elencare delle caratteristiche, è utile ricorrere agli indici puntati. Sono più facili da leggere rispetto alle frasi discorsive.

gli indici puntati e numerici in un tutorial testuale

Se si tratta di operazioni da fare in un certo ordine, è preferibile usare l'indice numerico al posto di quello puntato. Da più l'idea della sequenza cronologica delle cose da fare.

La navigazione tra gli argomenti interni del tutorial

Per realizzare un buon tutorial online è molto importante mettere a proprio agio l'utente. Bisogna fornirgli sempre un punto di riferimento. Questi sono alcuni accorgimenti pratici:

  • Creare il menù breadcrumb per orientare l'utente nel sito
  • Realizzare un menù iniziale o laterale ( sempre visibile ) con anchor interni
  • Costruire uno schema grafico con la struttura degli argomenti
  • Inserire un link di navigazione per spostarsi da una sezione interna a un'altra della pagina, o per tornare all'inizio del documento,

come fare un tutorial online con più argomenti ( il content pillar )

I feed-back, le FAQ e le condivisioni

L'ultima cosa riguarda il feed-back. Al termine del documento è consigliabile dare al lettore la possibilità di scrivere un commento o una domanda, per dirimere i suoi dubbi.

Oltre a fidelizzare l'utente dal punto di vista marketing e migliorare i punti del tutorial poco chiari, i feed-back consentono anche di realizzare e stilare un'ulteriore sezione dedicata alle FAQ ( Frequently Asked Questions ).

le call to action in un tutorial

L'ultima cosa sono i pulsanti di condivisione sui social network o via email e le call to action del proprio business online ( iscrizione alla newsletter, alla community del sito web, ecc. ). Se l'utente è soddisfatto della guida, non mancherà di farlo conoscere ai suoi amici.

I pulsanti delle call to action rendono più facile il compito per l'utente e consentono al sito web di ottenere importanti flussi di nuovi utenti tramite il viral marketing.

In conclusione

Per creare e rendere efficace un tutorial bisogna seguire prima le regole del buon senso della comunicazione online, dell'usabilità e dell'accessibilità. Soltanto dopo aver soddisfatto queste condizioni preliminari si può ottimizzare il documento della guida sulle keyword, keyphrase o keytopic di interesse.

 


 

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