La documentazione del Modello E-R
La documentazione del modello E-R descrive in modo informale il significato dei costrutti fornendo ulteriori informazioni sullo schema concettuale.
A cosa serve la documentazione?
Il modello E-R (Entità Relazioni) descrive lo schema concettuale di una base dati in modo astratto e sintetico tramite l'utilizzo dei costrutti grafici.
E' molto utile per avere una visione d'insieme del progetto da realizzare.
Tuttavia, l'eccessiva sintesi del modello E-R può causare difficoltà a interpretare correttamente il significato di ogni relazione o entità.
Inoltre molte informazioni non si posso rappresentarle con i costrutti ( es. le business rules ).
Cos'è una business rules? Un'azienda può fissare dei vincoli sulle informazioni. Ad esempio, un limite agli straordinari o sugli stipendi legati alla mansione dell'impiegato o del dipartimento in cui lavora. Questi vincoli sono difficili da spiegare in un costrutto grafico.
Pertanto, devo arricchire il modello E-R con una documentazione di supporto che spieghi le proprietà e la descrizione dei dati in linguaggio naturale e non formale.
Nota. La documentazione non sostituisce il modello E-R, ne aumenta l'interpretazione dirimendo eventuali dubbi o lacune informative nei costrutti. E' molto utile.
Come gestire le business rules?
Le regole aziendali (o business rules) sono vincoli imposti dall'azienda per qualche motivo organizzativo o strategico.
E' difficile spiegarle con un costrutto del modello E-R. Quindi, le descrivo nella documentazione.
Esistono due tipologie di business rules.
- Le business rules descrittive. I concetti rilevanti delle entità, relazioni o attributi li descrivo in linguaggio naturale tramite un glossario.
- Le business rules non descrittive. I vincoli di integrità e i concetti derivati da altre informazioni (derivazioni) li spiego usando una sintassi più formale e strutturata tramite affermazioni e asserzioni in linguaggio naturale. Non c'è uno standard da seguire. Tuttavia, la dichiarazione di ogni affermazione deve essere stringata e atomica, ossia deve essere una frase semplice e non composta. In pratica, una dichiarazione per ogni asserzione. Mai una dichiarazione con due o più asserzioni. Per gestire le business rules non descrittive posso usare le regole di vincolo (RV) e le regole di derivazione (RD) espresse come liste puntate.
Il dizionario dei dati
Il dizionario dei dati (o glossario) si usa per le regole aziendali di tipo descrittivo.
E' composto da due tabelle
- Tabella delle entità
E' la tabella in cui descrivo le entità in linguaggio naturale. Per ciascuna entità si elencano gli attributi e l'identificatore.
- Tabella delle relazioni
E' la tabella in cui descrivo le relazioni in linguaggio naturale. Per ogni relazione elenco gli attributi, le entità coinvolte e la cardinalità.
Le regole di vincolo
La regola di vincolo (RV) esprime un vincolo di integrità e si presenta in questa forma.
(RVn) <concetto> deve/non deve <espressione>
Non occorre che i concetti siano presenti nel modello E-R, purché siano derivabili.
Ecco qualche esempio pratico
(RV1) Lo straordinario di un impiegato deve essere autorizzato dal direttore del dipartimento.
(RV2) Lo stipendio di un impiegato con più di dieci anni di anzianità non deve superare lo stipendio del direttore
Ipotizzando che la base dati contenga le entità stipendi, direttori, impiegati, la precedente regola usa un concetto non presente (impiegato con più di dieci anni di anzianità) ma derivabile da altre informazioni della base dati (es. stipendio e data assunzione).
Le regole di derivazione
Una regola di derivazione esprime la modalità di calcolo di un concetto derivato e si presenta in questa forma
(RDn) <concetto> si ottiene <operazione>
Ecco un esempio pratico
(RD1) Il premio produttività di fine anno si ottiene calcolando il 10% dei profitti aziendali.
(RD2) Lo straordinario si ottiene contando le ore giornaliere in eccesso all'orario lavorativo senza unità intermedie
Quest'ultima regola di derivazione stabilisce che lo straordinario si calcola sommando le ore e non i minuti di straordinario.
Pertanto, restare 75 minuti oltre l'orario di lavoro equivale a una sola ora di straordinario.
E così via.