La progettazione concettuale della base dati
La progettazione concettuale di una base dati consiste nella produzione di uno schema in cui viene descritto il contenuto informativo della base dati in una forma astratta, di alto livello, usando il linguaggio naturale.
Lo schema è detto schema concettuale.
Nello schema concettuale sono incluse le specifiche dei dati ma senza alcun riferimento alla gestione logica o fisica della base dati.
Le fasi della progettazione concettuale
1] La raccolta dei requisiti
In questa prima fase raccolgo le informazioni necessarie per costruire la base dati.
La raccolta dei requisiti individua i problemi che la base dati deve risolvere e le caratteristiche della base dati, ossia i dati e le operazioni sui dati. E' redatta in linguaggio naturale.
Cerco di rispondere a domande come "a cosa serve?", "quali informazioni deve contenere?", "chi dovrà usarla?", ecc.
Come raccogliere le informazioni?
Ci sono diverse fonti utili per acquisire i requisiti
- Interviste agli utenti
Il personale e gli utenti del sistema informativo che dovranno usare la base dati forniscono informazioni molto utili per la progettazione concettuale. Posso ottenerle organizzando delle interviste. E' consigliabile fare interviste ripetute, creare una documentazione scritta delle interviste, fare degli esempi e chiedere una conferma sulle informazioni ottenute. - Applicazioni già esistenti
Se la base dati sostituisce delle applicazioni preesistenti, è molto utile consultare la documentazione di queste ultime e analizzare le caratteristiche (es. algoritmi di calcolo, maschere di input, ecc). - Altre fonti
Qualsiasi altra fonte informativa dell'organizzazione (es. norme, regolamenti aziendali, ecc.) che può fornire informazioni utili sui requisiti della base dati.
2] L'analisi dei requisiti
In questa fase verifico i requisiti raccolti.
L'analisi dei requisiti individua e rimuove le eventuali ambiguità e imprecisioni presenti nei requisiti raccolti.
Inizialmente i requisiti sono descritti in linguaggio naturale. Pertanto, possono essere ambigui e imprecisi a causa di fraintendimenti tra progettista e utenti.
Alcune informazioni acquisite potrebbero essere contraddittorie.
E' quindi necessario ripetere le interviste per sottoporre i punti oscuri agli utenti, chiedere dei chiarimenti o delle conferme.
Nota. Questa fase non è successiva bensì è parallela alla raccolta dei requisiti. Avviene man mano che i requisiti sono raccolti. Ogni nuovo requisito deve essere coerente con quelli già raccolti.
Alcuni consigli pratici per scrivere i requisiti nelle specifiche
- I termini non devono essere troppo generici, né troppo specifici.
- Le definizioni devono essere frasi semplici, non troppo corte, né troppo lunghe. Evitare le frasi composte.
- Il contesto e i riferimenti nella frase devono essere sempre espliciti.
- Le frasi possono essere standardizzate in una struttura sintattica predefinita per agevolare la lettura.
- Evitare i sinonimi e omonimi. Meglio una parola sola per ogni significato.
- E' utile scrivere un glossario per spiegare i termini usati nelle frasi dei requisiti.
E così via.