Le variabili
Nella programmazione informatica le variabili sono degli spazi di memoria dove memorizzare dati e informazioni.
A cosa serve una variabile? Mi consente di registrare un'informazione dentro un'unità logica e riutilizzarla in altri parti del programma senza doverla riscrivere o ridigitare. Tutti i linguaggi di programmazione usano le variabili. Sono concetti fondamentali dell'elaborazione dati e della programmazione.
Come funziona una variabile
Una variabile è simile a una scatola che può contenere un solo oggetto ( dato ).
Ogni variabile ha un nome univoco che la distingue da tutte le altre.
L'operazione per dare un nome a una variabile è detta "dichiarazione".
Nota. In alcuni linguaggi di programmazione la dichiarazione delle variabili è obbligatoria e va fatta all'inizio della stesura di un programma. In altri linguaggi, invece, è facoltativa.
Dopo aver dichiarato la variabile, posso assegnargli un determinato valore.
Questa operazione è detta "assegnazione".
Posso assegnarli un valore numerico, una stringa alfanumerica ( testo e numeri ), un valore logico-boolano ( vero o falso ), ecc.
Una volta registrato un valore a una variabile, posso richiamare e leggere il suo contenuto in qualsiasi momento.
Nota. Nell'esempio precedente ci sono tre variabili. Alla variabile voto1 è stato assegnato il valore 25 mentre alla variabile voto2 il valore 30. Scrivendo totale=voto1+voto2 chiedo al processore di leggere i valori delle due variabili, sommarli (25+30) e assegnare il risultato (55) alla variabile totale.
Le variabili sono uno dei fondamentali della programmazione e dell'elaborazione dati.