Algoritmo della visibilità dei post su Facebook

In passato la visibilità dei post di una pagina su Facebook si basava sul numero dei follower attivi e sulla frequenza di aggiornamento. Chi pubblicava più post conquistava la zona visibile dello stream e, quindi, la visibilità. Prima di approfondire questo concetto, approfondiamo le sezioni dello stream di Facebook.

Lo stream di Facebook può essere suddiviso in tre aree principali: above the fold, below the fold e no stream. Queste zone hanno un'intensità di comunicazione molto differente tra loro.

  • Stream above the fold. La zona superiore dello stream above the fold è quella immediatamente visibile all'utente senza fare scroll, in questo articolo la chiamiamo top stream. Le notizie più recenti in ordine cronologico erano pubblicate in questa zona e godevano di grande visibilità. Da qui l'importanza degli aggiornamenti frequenti.
  • Stream below the fold. La superficie visibile scorrendo la pagina verso il basso, quella below the fold, è via via progressivamente meno visibile e in quest'articolo la chiamiamo impropriamente down stream. Quanto più si scende in profondità, tanto meno è probabile che un utente veda il post.
  • No stream. È semplicemente l'azzeramento della visibilità del post. Quest'ultimo non viene cancellato ma semplicemente reso invisibile a tutti tramite un filtro. In genere questa sorte capitava ai vecchi post con poche interazioni.

lo stream di Facebook: above e below the fold

Il primo algoritmo di visualizzazione era molto semplice e si basava su una semplice coda FIFO ( First Input First Output ). L'ultima news pubblicata è sempre quella più visibile. Gli aggiornamenti erano visibili a tutti gli utenti iscritti a una pagina.

Il nuovo algoritmo di visualizzazione dei post di Facebook

Da qualche anno l'algoritmo della visibilità è cambiato. L'ordine cronologico dei post è stato sostituito da un criterio di stima dell'interesse della news. I post con più interazioni permangono più a lungo nella top-stream, quelle con poco interesse affondano rapidamente.

Come funziona questo algoritmo? Il social network non può stimare l'interesse dai contenuti del post. Tuttavia, può stimare l'interesse facendo delle rilevazioni statistiche a campione. Facebook mostra il nuovo post un numero limitato di fan della pagina e analizza il loro comportamento.

campione di fans su una pagina facebook

Quanti cliccano sul link? Quanti si soffermano a leggerlo? Quanti cliccano mi piace, commentano o lo condividono? Queste interazioni consentono di ottenere una prima stima dell'interesse. In questo modo il social network può stimare il grado di interesse degli utenti nei confronti del post.

Se l'interesse è alto, il social network aumenta progressivamente l'audience del post, facendolo vedere a un numero maggiore di iscritti alla pagina. Viceversa, se l'interesse è basso, il post raggiunge rapidamente la fase terminale del suo ciclo di vita.

esempio di calcolo dell'interesse di un post su Facebook

Ad esempio, un post appena pubblicato viene visualizzato nel top stream del 5% degli iscritti di una pagina Facebook ( punto A ). Se il post riceve poche interazioni ( commenti, condivisioni, ecc. ) giunge subito alla fine della sua vita ( punto Z ) e scompare nel no-stream. Se riceve molte interazioni, il post viene mostrato al 10% degli iscritti ( punto B ).

Lo stesso criterio di valutazione si ripete nel punto B. Se il 10% degli utenti iscritti reagisce poco al post, la notizia scende nel down stream e scompare. Viceversa, se le interazioni sono molte, il post viene mostrato al 15% degli iscritti ( punto C ), e così via.

Il processo continua fin quando l'algoritmo riscontra un grado di interesse accettabile dal campione degli utenti, fino a raggiungere in ultima istanza l'intero bacino di utenti degi iscritti alla pagina. Ma questo capita raramente.

In conclusione, scrivere un post sulla pagina Facebook non vuol dire raggiungere il 100% degli utenti iscritti. Soltanto i post che ottengono più interazioni riescono a scalare progressivamente l'audience. Tutti gli altri passano velocemente nel top-stream come meteore, per poche impressions, o non passano affatto ( no-stream ).

Come cambiano le strategie di comunicazione su Facebook

Questo algoritmo ha modificato radicalmente le strategie di social media marketing. L'aggiornamento frequente non è più una leva sufficiente a garantire la visibilità sul social network. È invece necessario animare la community, ottenere delle risposte, dei commenti o delle interazioni con gli utenti iscritti.

Il numero degli iscritti non è più importante. Ciò che conta è il numero degli utenti attivi. Paradossalmente, una pagina con poche centinaia di utenti attivi può conquistare una visibilità superiore a quella di una pagina con migliaia di utenti passivi.

Questo algoritmo ha messo fine alla discussa pratica dell'acquisto dei fan, una pratica molto diffusa e controversa che veniva adottata per raggiungere un gran numero di iscritti su una pagina.

Meglio pochi utenti iscritti ma attivi: il rischio dei finti fans

I finti fan sono profili creati da società di social media marketing soltanto per cliccare "mi piace" sulle pagine dei loro clienti. Non si tratta di veri profili, non c'è nessuna persona dietro ma spesso un software che emula il comportamento umano per ingannare Facebook.

il rischio dei finti follower in una pagina

Avere molti finti fan nella pagina è ormai controproducente. La loro presenza riduce la probabilità di ottenere delle interazioni con i veri utenti e, quindi, conduce più rapidamente al fallimento ogni tentativo di comunicazione.

Ad esempio, una pagina ha mille iscritti di cui la metà sono falsi. Quando il proprietario pubblica un post, questo viene sottoposto soltanto a un campione di pochi utenti, cinquanta o cento. Se tra questi prevalgono i profili falsi, molto probabilmente il campione non otterrà un grado di interazione sufficiente per passare allo stadio successivo. 19 / 12 / 2014

 


 

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