L'evoluzione del web e dei search engine

La relazione tra search engine e siti web è molto interessante e merita d'essere approfondita. Come vedremo, si tratta di una relazione biunivoca e simbiotica. Da un lato i motori di ricerca influenzano l'evoluzione e le scelte dei siti web. Da un altro lato, le scelte dei siti web possono modificare sensibilmente gli algoritmi dei motori di ricerca.

I motori di ricerca influenzano l'evoluzione del web

Per conquistare le prime posizioni sui search engine, i siti web adattano le proprie strategie e applicano le tecniche di ottimizzazione Seo.

Quando un motore di ricerca modifica le regole dell'algoritmo di indicizzazione e di ranking, indirettamente modifica anche i siti web, poiché le tecniche di costruzione dei siti web sono selezionate in base alla loro capacità o meno di produrre contenuti ottimizzati per i motori di ricerca.

come i motori di ricerca influenzano l'evoluzione del web

L'evoluzione dei siti web è fortemente influenzata dalle scelte dei search engine. Se una scelta diventa penalizzante per l'ottimizzazione, prima o poi sarà abbandonata, e viceversa

L'esempio dei siti realizzati in Flash

Ad esempio, alla fine degli anni Novanta erano molto diffusi i siti web realizzati con la tecnologia shockwave ( Flash ). Erano uno strumento di comunicazione impattante e consentivano di creare animazioni in grafica vettoriale.

Negli anni duemila la diffusione della tecnologia shockwave iniziò prima a rallentare e poi a diminuire, poiché i search engine non erano in grado di indicizzare correttamente i contenuti nei siti web in Flash.

Non furono i motori di ricerca a ostacolare la diffusione della tecnologia shockwave. Tuttavia, l'incapacità dei search engine di indicizzare i contenuti dei siti web in Flash, spinse i webmaster a utilizzarla sempre meno.

Esempio della link popularity

Un altro esempio del ruolo dei search engine nella storia del web è la link popularity. Alla fine degli anni Novanta il motore di ricerca Google riuscì a ottenere risultati di buon qualità grazie all'adozione della link popularity e del page rank.

Le risorse più linkate erano considerate le più importanti. Sul web si diffuse la tendenza a pubblicare backlink anche quando non era necessario. Anche in questo caso, il web mutò la sua forma per adeguarsi al meglio alle regole del motore di ricerca.

I siti web iniziarono a pubblicare i collegamenti ipertestuali, non più per fornire un servizio utile agli utenti, ma per i vantaggi che potevano trarre sui search engine. Si diffuse la pratica dello scambio link e delle link building artificiali.

Esempio del social network Google Plus e del pulsante +1

Nel 2011 il motore di ricerca Google lanciò il social network Google Plus e il pulsante sociale +1, in forte ritardo rispetto a Facebook o Twitter.

L'universo web non aveva bisogno di un altro social network, la diffusione di Facebook era già tale da rendere impensabile qualsiasi concorrenza. Ciò nonostante, le novità introdotte da Google si diffusero rapidamente su gran parte dei siti web.

I webmaster pensarono che i segnali sociali di Google+ favorissero il posizionamento dei siti web sui risultati di ricerca e decisero di adottarli. Indipendentemente dal fatto che l'ipotesi sia vera o falsa, il search engine Google dimostrò di essere in grado di influenzare le scelte dei siti web.

L'attributo rel nofollow di Google

Nel 2005 il motore di ricerca Google dimostrò di poter cambiare anche le regole stesse del linguaggio Html. Il search engine chiese ai webmaster di utilizzare l'attributo rel nofollow nei link commerciali e pubblicitari.

Pur non essendo un attributo ufficiale del linguaggio HTML, l'attributo rel nofollow si diffuse rapidamente, fino a diventare uno standard del linguaggio.

Alla fine anche il W3C, l'organizzazione mondiale che scrive le specifiche del Html, fu costretta a inserirlo tra gli attributi ufficiali del Html.

Il protocollo Https

Nell'agosto del 2014 il motore di ricerca Google dichiara di considerare il protocollo HTTPS come un fattore di ranking ( vedi post di Google del 06/08/2014 ).

Negli anni successivi Google modifica anche il browser Chrome, di sua proprietà, per spingere i siti ad adottare le connessioni sicure.

Dopo queste decisoini, gran parte dei siti web migrano dal protocollo HTTP al protocollo sicuro HTTPS.

Tuttavia, in molti casi non ci sono ragioni tecniche per farlo.

Perché? Il protocollo HTTPS è utile soltanto per le transazioni o per proteggere la digitazione di informazioni riservate. Non per i moduli e le form dei commenti o delle ricerche interne.

Semplicemente, molti siti web decidono di adeguarsi per non perdere il posizionamento sui risultati di ricerca.

Il web influenza l'evoluzione dei search engine

Qualche volta, per conquistare le prime posizioni sui motori di ricerca, i siti web utilizzano tecniche poco ortodosse e "trucchetti" vari che alterano la naturalezza dei risultati i ricerca o producono spam-engine. Questi comportamenti riducono il livello di qualità dei risultati di ricerca.

Ogni motore di ricerca deve tenere in seria considerazione la qualità dei risultati. Se le ricerche non soddisfano le esigenze dell'utente, quest'ultimo può sempre decidere di utilizzare un altro search engine.

Per questa ragione, anche i search engine devono adeguarsi alle mutazioni del web per contrastare lo spam e le tecniche di ottimizzazione troppo spinte ( black hat ).

l'azione e la retroazione ( feed-back ) tra il sito web e il motore di ricerca

A causa del comportamento dei webmaster, il search engine è costretto a cambiare le proprie regole algoritmiche di ranking oppure introdurre dei nuovi controlli anti-spam.

Tra i siti web e il motore di ricerca viene a crearsi una retroazione di feed-back. Una sorta di iterazione continua di azione e reazione che non ha inizio e non ha fine

In conclusione: siti web e search engine si influenzano reciprocamente

I search engine determinano l'evoluzione dei siti web ma, a loro volta, l'evoluzione dei search engine è determinata dalle scelte dei siti web. Sia i siti web che i search engine appartengono al medesimo ambiente e contribuiscono allo stesso modo all'evoluzione del Web.

 


 

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