Il tasso di rimbalzo sulla serp o bounce rate

Il tasso di rimbalzo ( bounce rate ) è la percentuale di utenti che clicca su un link nella pagina dei risultati ( serp ) del search engine e, dopo aver visto la landing page, clicca sul pulsante 'back' del browser per tornare sulla pagina dei risultati e cliccare sul successivo link.

Il bounce rate per misurare la user experience

Se il bounce rate e la velocità di rimbalzo sono alti, questo comportamento potrebbe nascondere una cattiva esperienza utente.

L'utente clicca sul risultato, vede la pagina ma si accorge che non è esattamente quello che stava cercando, oppure non ha alcuna fiducia nella fonte. Quindi decide di cliccare sul pulsante back del browser.

il tempo di lettura e il rimbalzo sulla serp

Questa euristica è efficace in due circostanze:

  1. La velocità di rimbalzo è alta. L'utente non ci pensa due volte, né si sofferma a leggere. Con un'occhiata generale valuta il sito e lo boccia cliccando sul pulsante back dopo pochi secondi.
  2. Il bounce rate è elevato. Nella curva gaussiana il numero degli utenti che cliccano velocemente sul tasto back dopo il risultato X è superiore alla media degli altri risultati.

In questi casi, soprattutto se si tratta del primo risultato della Serp, il search engine potrebbe decidere un down-rank del risultato oppure alternarlo con altri risultati per valutare la risposta degli utenti. Il link perde parzialmente la sua search visibility.

Se un altro link ottiene in media dei segnali migliori di user experience, quando occupa la stessa posizione sulla Serp, potrebbe sostituirsi stabilmente al precedente, facendolo slittare più in basso nella pagina dei risultati.

Dove trovare la frequenza di rimbalzo

La frequenza di rimbalzo ( bounce rate ) ci viene fornita dal servizio statistico Google Analytics. Ci indica la percentuale degli utenti che rimbalza sui motori di ricerca per ogni pagina del sito web.

la frequenza di rimbalzo su Google Analytics

È un'informazione utile per capire quali pagine sono più performanti e quali meno, dal punto di vista della soddisfazione dell'utente. Le pagine con un elevato bounce rate sono quelle più critiche, quelle da analizzare, rivedere e migliorare.

Come ridurre la frequenza di rimbalzo

Per ridurre il tasso di rimbalzo, è consigliabile migliorare la qualità dei contenuti e l'usabilità del sito.

Se l'utente non è soddisfatto dei contenuti, vuol dire che il prodotto è migliorabile. È opportuno arricchirlo, aggiungere esempi, suddividerlo in più pagine, ecc.

È anche consigliabile eliminare qualsiasi fraintendimento con altri argomenti, in quanto il traffico organico potrebbe provenire da utenti che stanno cercando qualche altra informazione sul search engine e il vostro sito appare nella SERP sbagliata.

Il bounce rate è un fattore di posizionamento su Google?

Alcune ricerche hanno confermato l'esistenza di una correlazione tra il posizionamento sui motori di ricerca e il basso tasso di rimbalzo sulle Serp.

Nota. Secondo una ricerca condotta da Backlinko nel 2016, i primi cinque risultati su Google hanno un bounce rate inferiore al 50%.
la correlazione tra tasso di rimbalzo sulle serp e posizionamento

Tuttavia, non è ancora chiaro se il bounce rate è un fattore di ranking ( causa ) usato direttamente dal search engine per misurare l'esperienza utente, oppure è un effetto correlato e indiretto di qualche altro fattore.

 


 

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