Authorship: Google elimina le foto dalle SERP

Il motore di ricerca Google ha recentemente deciso di togliere le foto dei profili dei blogger dalle SERP. È stata una decisione inaspettata, quasi un fulmine a ciel sereno per i milioni di webmaster che avevano investito del tempo sull'authorship e sul social network Google Plus. La scelta del motore di ricerca è stata annunciata il 25 giugno 2014 da John Mueller con un post su G+, in cui spiega le motivazioni della decisione: le foto degli autori e il conto dei follower sono state eliminate dai risultati di ricerca per migliorare l'esperienza di navigazione.

annuncio di John Mueller su Google Plus

Stando a quanto si legge, non dovrebbe trattarsi di un passo indietro ma semplicemente di una scelta grafica. Sono però in molti a sospettare che Google stia rivedendo il fattore dell'authorship. Quando Google introdusse l'autorevolezza, lo fece soprattutto per dare un motivo in più ai blogger di iscriversi su Google Plus. Tutti coloro che ci misero la faccia, introducendo il rel author, furono premiati con qualche scatto di posizionamento verso l'alto. Ora... qualcosa potrebbe cambiare. È difficile però fare una previsione a riguardo.

Perché questo passo indietro? È ormai evidente che esiste un solo social network, Facebook, e per quanto si spenda a fargli concorrenza, il social network di Mountain View non ha riscosso il successo sperato, né potrà mai raggiungere la notorietà del prodotto di Mark Zuckerberg. Con questo non voglio dire che G+ sia destinato a essere chiuso, penso semplicemente che sarà utilizzato in modo differente. Personalmente non mi dispiace veder sparire le foto dalle SERP... Io stesso ero stato costretto a inserirla per sperimentare l'effetto sul posizionamento e sarò ben lieto di togliere la mia foto da Google Plus e non vederla più nelle SERP. Sul web dovrebbero contare soprattutto i contenuti e non il fatto che una persona sia bianca o nera, alta o bassa, simpatica o antipatica.

Il vero problema è l'autorevolezza di default. È la peggiore. Negli ultimi anni, a partire dal 2013, ho notato un progressivo peggioramento qualitativo dei risultati di ricerca di Google. Un vero e proprio impoverimento. Le SERP sono ormai invase da risultati degli stessi siti, quelli che il motore di ricerca considera autorevoli, ed è sempre più difficile trovare informazioni alternative. Quando faccio una ricerca mi capita spesso di trovare in prima pagina almeno tre risultati di Wikipedia, cinque risultati di Virgilio, tre della Treccani, ecc. Questi colossi non hanno mai avuto la "faccina" ma godono di una marcia in più rispetto alla blogsfera e, secondo me, non sempre meritatamente. Certamente, sono siti e brand autorevoli ma, in alcuni casi, io riesco a trovare informazioni più approfondite su un particolare argomento tra le righe di un blog, quelli che ora non si vedono più ( infodiversità ). Senza contare il fatto che lo stesso motore di ricerca ha iniziato a fornire delle informazioni sulle SERP, ad esempio come cucinare un uovo, come resettare un sistema operativo, qual è il risultato di una partita di calcio. Forse sarò nostalgico... ma preferivo Google quando era soltanto un motore di ricerca e dava spazio a tutti. 29/06/2014

 


 

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