Hacking

L'hacking è un approccio informatico alla soluzione dei problemi hardware o software che fa leva sulla creatività e l'immaginazione del programmatore. Per certi versi l'hacking è una forma d'arte.

L'hacking è illegale? Oggi l'hacking è conosciuto al pubblico soprattutto per gli utilizzi non legali. In realtà l'hacking è un concetto molto più vasto. Può essere legale oppure no. Dipende dall'uso e dagli scopi dell'hacker.

L'hacker trova una soluzione a un problema in modo più efficiente e originale, prima degli altri. E' il più bravo.

La differenza tra hacking e cracking

Una delle prime cose da imparare è la differenza tra hacker e cracker.

L'hacker acquisisce la conoscenza tecnica di un sistema in modo approfondito per accedervi e personalizzarlo alle sue esigenze.

Nota. Il termine hacker deriva dal verbo inglese to hack ( intaccare ). Non c'è necessariamente un obiettivo malevolo. Alcuni hacker segnalano pubblicamente le vulnerabilità dei software, una volta scoperte, per consentire ai produttori di eliminarle. Altre volte distribuiscono la scoperta a vantaggio di tutti per motivi etici.

Il cracker, invece, accede al sistema per danneggiarlo. Scopre le vulnerabilità dei software per utilizzarle ai danni di altri e trarne un profitto personale.

In genere, i cracker sono considerati meno abili degli hacker. In realtà, non è detto.

Nota. Il termine cracking deriva dall'inglese to crack, ossia rompere o distruggere. Ad esempio, sono cracker i pirati informatici che violano la sicurezza del software, usano il reverse engineering per distribuire copie non autorizzate dei programmi ( piratate ), creano script per intercettare le informazioni sensibili degli utenti, ecc.

Quindi, hacker e cracker usano le stesse tecniche e gli stessi metodi ma perseguono scopi diversi.

Perché si parla solo di hacker?

Spesso i mass media usano il termine hacker per riferirsi anche ai cracker.

Questo ha contribuito a creare molti dubbi sulla figura degli hacker da parte dell'opinione pubblica.

Ecco alcuni dubbi. Gli hacker sono buoni o cattivi? Violano le leggi oppure no? Se non si distingue tra hacker e cracker, non è facile rispondere a queste domande. Sarebbe come dire che tutti gli uomini sono buoni o cattivi. Inoltre, alcune volte anche gli hacker "buoni" violano le leggi, perché non esiste un'unica normativa mondiale sulle attività informatiche. Ogni paese ha la propria legislazione in materia. Inevitabilmente, anche chi non vorrebbe farlo qualche regola la infrange.

La storia dell'hacking

Le origini dell'hacking risalgono alla fine degli anni '50.

Al MIT si formò un club di appassionati che modificava gli apparecchi elettronici e informatici per piacere personale. Si divertivano a creare programmi con le vecchie schede perforate per risolvere problemi pratici.

Chi riusciva a migliorare un programma esistente, usando meno schede perforate, conquistava l'ammirazione e il rispetto agli altri.

Esempio. Il programma A richiede 100 cicli e 10 variabili per risolvere un problema. Il programma B risolve lo stesso problema in 50 cicli usando 5 variabili. Il programma B è il migliore perché svolge lo stesso lavoro con una complessità inferiore al programma A, in minore tempo e usando meno spazio di memoria.

Può sembrare strano ma i primi hacker somigliavano più ai filosofi greci della Scuola di Pitagora che a Matrix.

I pitagorici avevano in comune l'interesse per la matematica come forma più alta di espressione. Gli hacker, invece, la programmazione informatica.

In questo modo, questi primi hacker dimostrarono l'esistenza della programmazione creativa.

Cos'è la programmazione creativa? Per programmazione creativa intendo la capacità di uno sviluppatore di scoprire strade migliori per risolvere un problema tecnico. In pratica, trovare nuove soluzioni originali, innovative ed eleganti a cui nessuno aveva pensato prima. Fino a quel momento la programmazione era considerata come un'attività arida e priva di espressione.

Con l'hacking nacque una vera e propria filosofia, un'etica da cui presero vita molti progetti open source.

Tra i vari progetti open source derivati dall'hacking mi piace ricordare il sistema operativo Linux.

A cosa serve l'hacking

Secondo me l'hacking è molto importante per la società in cui viviamo, perché spinge a migliorarci.

Un esempio pratico

Se un software è vulnerabile alle intrusioni esterne, i primi ad essere danneggiati sono gli utenti che lo utilizzano.

E' quindi giusto che il produttore del software corregga il bug nel codice sorgente, quanto prima, e rilasci una patch di aggiornamento.

Di fatto, la presenza degli hacker ha contribuito a creare programmi più stabili e a migliorare la sicurezza informatica di tutti.

Nota. Non a caso molti hacker sono stati assunti ufficialmente dai governi per migliorare la sicurezza nazionale, altri dagli stessi produttori di software per sviluppare firewall e antivirus più potenti.

Se il risultato è lo sviluppo di un prodotto migliore, l'hacking è un bene per tutti.

Per il resto, il bene e il male continuerà a dividere gli uomini in ogni campo del sapere, non solo gli hacker.

 


 

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knowledge base
  1. Cosa significa hacking
  2. Cos'è un hack