La disinformazione da selezione delle news

La prima fase del processo di disinformazione si verifica nella selezione delle notizie.

Una redazione giornalistica non può pubblicare tutte le notizie del mondo, nessun giornale cartaceo oppure online ha così tanto spazio a disposizione.

E' quindi necessario selezionare le notizie più rilevanti tra quelle locali, nazionali ed estero. Questo processo si verifica su tutti i mezzi di informazione e mass media, nei magazine, nei siti web, nei prodotti radio o televisivi, ecc.

La selezione delle news da pubblicare sul giornale

Le notizie sono ordinate in modo gerarchico a partire da quelle più importanti.

Nota. L'ordinamento dei fatti è già di per sé un'operazione soggettiva poiché non esiste un modo oggettivo di classificare l'importanza delle notizie.

Una volta raccolti i principali fatti del giorno occorre selezionare quelli da mettere in scaletta e scartare tutti gli altri.

La selezione dei fatti è un'operazione puramente soggettiva. E' normale che sia così. Dipende dalla linea editoriale, dalle altre notizie in scaletta e così via.

Tramite la selezione delle news è anche possibile nascondere un fatto semplicemente non parlandone. La notizia non viene selezionata, non appare in scaletta e si manengono i lettori all'oscuro di tutto.

Come scoprire se si tratta di disinformazione

Essendo una scelta soggettiva, è molto difficile distinguere tra una selezione compiuta per finalità di informazione in buonafede e una per finalità di disinformazione in malafede.

Un'attività di disinformazione di questo tipo può essere individuata in modo indiretto, confrontando la scaletta degli altri giornali, telegiornali e siti web, con quella dell'organo di informazione in questione.

Se un fatto viene battuto in evidenza da tutti i mezzi di informazione simili salvo che da uno, quest'ultimo potrebbe aver compiuto una scelta di disinformazione.

Quando si verifica la disinformazione da selezione

E' molto frequente nei regimi autoritari e dittatoriali, dove non esiste la libertà di stampa degli organi di informazione e tutti i giornali sono usati come strumenti di propaganda politica.

Tuttavia, può capitare di assistere a un processo di disinformazione da selezione delle news anche nei paesi democratici.

Alcune testate potrebbero decidere omettere di battere notizie secondarie, soprattutto quelle dall'estero, quando sono ritenute lesive di un interesse di politica interna.

In altri casi si aumenta appositamente l'enfasi mediatica su una notizia di cronaca, facendogli occupare gran parte degli spazi del mezzo di comunicazione, al solo scopo di occultarne un'altra notizia ritenuta scomoda.

E' una tecnica poco adatta per le notizie importanti

Questa tecnica di disinformazione è controproducente nei casi in cui la notizia è veramente importante, perché la news sarà comunque battuta da tutti gli altri organi di informazione, mettendo così in risalto la malafede di chi non la pubblica.

In quest'ultimo caso, si tende a pubblicare comunque la notizia affidandosi a tecniche di disinformazione diverse.

Esempio. Si fornisce una diversa interpretazione del fatto tramite un titolo o una foto didascalica fuorviante, o evitando di mettere in risalto la notizia nella scaletta ( es. quarta pagina di giornale, ultima notizia del telegiornale, link alla news in fondo al sito web, ecc. )

 


 

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Indice degli argomenti:

  1. La disinformazione
  2. Le tecniche di disinformazione
  3. La selezione dei fatti
  4. La post-verità