Il linguaggio tecnico nella comunicazione

L'uso del linguaggio tecnico nella comunicazione è un aspetto da considerare attentamente. Alcuni lo sconsigliano ma non è detto che esista una regola generale. Tutto dipende dal destinatario in target e dagli obiettivi del messaggio.

Cos'è il linguaggio tecnico nella comunicazione

Si tratta dell'utilizzo eccessivo di una terminologia specifica di una materia quando si redige un documento. Il tecnicismo rende difficoltoso per un utente medio comprendere il significato del testo.

Esempio. Un trattato di medicina è composto da tecnicismi e da un vocabolario specializzato sul campo. Le informazioni sono comprensibili da chi è medico ma non dai pazienti.

Perché il tecnicismo va evitato

Se l'obiettivo della comunicazione è un target medio, una persona non sufficientemente preparata sulla materia, il linguaggio tecnico deve essere ridotto al minimo, perché il lettore potrebbe non comprendere il messaggio.

esempio di processo di comunicazione da specialista a utente

Nella comunicazione da specialista a non specialista è preferibile utilizzare lo stesso linguaggio del lettore in target ed esprimersi usando il suo vocabolario, limitando i termini tecnici al minimo possibile.

Esempio. Nella comunicazione medico-paziente, il medico deve fornire al paziente delle informazioni pratiche e una spiegazione elementare del suo problema di salute. Non serve a nulla dargli una spiegazione accademica. Si creerebbe soltanto una barriera di incomprensione e il classico effetto come fosse antani. E non è sempre utile per il business... Lo stesso vale per qualsiasi relazione tra specialista e cliente oppure nella comunicazione pubblicitaria.

Inoltre, è consigliabile spiegare brevemente il significato dei termini tecnici utilizzati nel documento. Per non appesantire la lettura potrebbero essere posti in box di colore diverso o in aree Faq/Note poste in una sezione esterna all'area del testo ( es. footer o sitebar ).

Quando il tecnicismo è utile

In alcuni casi il tecnicismo è utile. Nelle comunicazioni scritte o verbali tra specialisti, è preferibile fare largo uso del linguaggio tecnico perché questo rende il processo di comunicazione più chiaro e più rapido.

esempio di comunicazione specialistica

Nella comunicazione da specialista a specialista, chi ascolta ha una conoscenza più che sufficiente per comprendere il messaggio, anche quando include molti termini tecnici

Esempio. In un convegno tra medici è inutile usare un linguaggio troppo semplice. Si presume che tutti siano in grado di comprendere l'oggetto del discorso. Il linguaggio tecnico offre un livello di sintesi maggiore.

Tuttavia, anche in questi casi, è opportuno non esagerare per non cadere nell'errore della presunzione dello specialista. Inoltre, il destinatario potrebbe non avere voglia di leggere attentamente il testo, parola per parola, anche se sarebbe in grado di comprenderlo.

Nota. E' un problema molto frequente sul Web dove il processo di lettura segue regole completamente diverse rispetto a quelle di un libro o di un giornale.

La comunicazione è sempre relativa

Ciò che va evitato non è il tecnicismo in sé ma l'idea che la comunicazione sia un concetto assoluto e oggettivo. Esprimersi nel proprio linguaggio è utile soltanto quando l'autore è l'unico destinatario del documento.

Esempio. Nelle note personali di un diario è normale esprimersi nel proprio linguaggio, tecnico o meno che sia. Il documento sarà letto dalla stessa persona che lo scrive.
la comunicazione personale vale solo in un diario

Qualsiasi comunicazione verso l'esterno è un processo relativo, poiché è efficace soltanto quando il destinatario comprende l'informazione contenuta nel messaggio. In tutti gli altri casi è inutile, sono solo parole al vento...

In conclusione

Prima di scrivere un messaggio, un documento, una relazione o altro, è necessario avere in mente a chi è rivolto ( a chi mi rivolgo? ) e non dimenticarsi l'obiettivo finale della comunicazione ( cosa voglio che facciano dopo averlo letto? ).

il processo di comunicazione relativo prende in considerazione sia il target utente che gli obiettivi di business

Una volta individuato il target e chiarito l'obiettivo della comunicazione, si può pensare alla forma del messaggio, ossia alla scelta del linguaggio da utilizzare nella comunicazione.

E' consigliabile esprimersi nel linguaggio usato dal maggior numero di persone a cui è destinato il messaggio. Va evitato quello del lettore più colto e, per motivi diversi, anche quello del lettore meno preparato.

la curva gaussiana

In una curva gaussiana la maggiore concentrazione dei lettori si verifica nella zona centrale, nella zona media della distribuzione. Generalmente, una comunicazione one-to-many ottimizzata ed efficace è tarata su queste persone.

La comunicazione one-to-one. Parlare a tutti nel loro linguaggio è sicuramente la strada migliore e più efficace, ma richiede un processo di comunicazione one-to-one che implica dei costi notevoli da sostenere a fronte di maggiori benefici ottenibili. Alla fine la scelta migliore è sempre il frutto di un'analisi costi-benefici.

 


 

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