Perché modificare i vecchi contenuti del sito

Qualche volta i contenuti obsoleti di un sito web possono essere utili. Non tutti sono da buttare via.

Spesso si concentra l'attenzione sulla creazione dei nuovi contenuti, dimenticandosi dell'enorme potenziale già presente sul sito.

A volte dai vecchi contenuti ( dead content ) può nascere un aggiornamento contenutistico a basso costo, utile per gli utenti, che apporta diversi vantaggi sull'ottimizzazione Seo.

Quest'ultimo potrebbe persino posizionarsi più facilmente rispetto a un contenuto nuovo, poiché l'indirizzo URL è già indicizzato sui search engine e nel corso del tempo ha ottenuto link e condivisioni.

Le ragioni per fare una verifica dei contenuti e aggiornare le vecchie pagine web sono molte. Proviamo ad elencarne qualcuna:

  1. Miglioramento della qualità media delle pagine del sito. Può capitare di aver pubblicato in passato un articolo troppo corto ( thin content ), di scarsa qualità oppure con basso valore aggiunto. Questi contenuti sono oggi penalizzati come spam-engine dagli algoritmi di ranking più recenti, come Google Panda. E' consigliabile rivederli, ampliarli e migliorarli tramite un processo di revisione contenutistica annuale o bi-annuale.
  2. Contrastare il declassamento organico naturale delle pagine. I contenuti molto vecchi potrebbero essere declassati dai search engine nel posizionamento organico. Sono ancora utili ma, essendo datati, potrebbero subire qualche penalty algoritmica. E' un altra ragione per modificarli periodicamente.
  3. Analisi delle parole chiave. Potrebbe essere utile rivedere le keyword usate negli articoli. Col passare del tempo cambiano le condizioni di ambiente. Nuovi competitor entrano nelle Serp con contenuti simili o di qualità superiore. Inoltre, le stesse parole chiave legate ai bisogni dei consumatori cambiano. Ad esempio, tablet e smartphone sono diventate parole d'uso comune soltanto recentemente.
  4. Old Seo. Le tecniche di ottimizzazione del passato sono ormai obsolete ma continuano ad esistere sui vecchi contenuti. Alcune pratiche, come il keyword stuffing, sono diventate anche pericolose, in quanto possono causare delle penalizzazioni per spam sui search engine.
  5. Contenuti duplicati. Può capitare di pubblicare post e articoli sugli stessi argomenti a distanza di tempo. Se le pagine sono molto simili tra loro, entrano in competizione sulla stessa Serp del search engine. Inoltre, il search engine potrebbe considerarle contenuti duplicati e penalizzare l'intero sito web.
  6. Rinfrescare i contenuti più vecchi.Alcuni pezzi sono stati utili soltanto in un periodo di tempo limitato. E' il caso delle news e degli eventi. Una volta passato il momento, esauriscono tutto il loro potenziale. Non sono più linkati, né condivisi da nessuno. Potrebbero però essere "rinfrescati" con nuove informazioni. Ad esempio, la pagina di un evento annuale può essere aggiornata ogni anno per comunicare i dettagli e le novità dell'evento in corso.

La strategia dell'ottimizzazione dei dead content è una strada percorribile a basso costo. Ci sono diversi vantaggi.

Prima di creare un nuovo contenuto è utile domandarsi se esiste già una pagina web sullo stesso argomento ma con contenuti obsoleti. Piuttosto che creare un nuovo indirizzo URL, si può aggiornare il contenuto esistente e riutilizzare quello.

Una volta aggiornato, lo stesso indirizzo URL può essere promosso tramite la newsletter e i social network, facendogli iniziare un nuovo ciclo di vita, senza rinunciare ai benefici cumulati in passato.

Non sempre però conviene rilavorare sugli stessi URL. In alcuni casi i dead content è meglio eliminarli del tutto. Ecco un elenco di contenuti indesiderati che sarebbe meglio cancellare:

  1. Vecchi prodotti
  2. Vecchi profili personali dei dipendenti
  3. Offerte di lavoro
  4. Contenuti duplicati
  5. Pagine web penalizzate dai search engine

In questi casi, è preferibile eliminare il vecchio contenuto ( errore 404 ) e pubblicare il nuovo contenuto su un'altra pagina o indirizzo URL. Una volta pubblicata, si può impostare un redirect 301 verso la nuova risorsa.

In alternativa, si può visualizzare un messaggio di avviso sulla vecchia pagina web. Ad esempio, un messaggio del tipo "il prodotto non è presente in catalogo". In questo modo non si elimina il vecchio URL.

 


 

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FAQ

  1. Perché conviene aggiornare i vecchi contenuti
  2. Come segnalare le violazioni di copyrights su Google
  3. Cos'è l'analisi del gap nel contenuto