L'analisi semantica latente
L'analisi semantica latente ( LSA o Latent Semantic Analysis ) analizza le parole contenute in un testo onlime per individuare le parole chiave non presenti ma sottintese.
Cosa sono le keyword latenti
Si tratta di parole chiave invisibili e non esplicite, perché non sono presenti nel corpus di testo del documento e nella query dell'utente, appartenenti allo stesso campo semantico di rilevanza.
Spesso si tratta di concetti sottintesi che, pur non essendo espressamente citati nel documento, sono comunque importanti per il lettore perché esprimono e completano il suo bisogno finale.
Esempio. Scrivo un tutorial su "come fare un sito ottimizzato" e anche se non li cito sono evidenti i legami con altri concetti sottintesi come essere primi su Google, come avere successo o vendere su internet. Questi ultimi sono concetti latenti.
Come trovare le parole chiave latenti
A partire da una keyword iniziale presa come riferimento, si analizzano le query dell'utente sul motore di ricerca per capire il suo intento ( user intent ) e il suo bisogno.
Ogni parola della query viene collegata ai termini che hanno un significato uguale o simile e alle altre queries digitate dall'utente sul motore di ricerca. Si crea così una mappa concettuale lessicale e semantica.
Questa operazione è conosciuta come espansione del campo semantico di rilevanza. Si parla di campo semantico di rilevanza perché è ciò che interessa all'utente finale.
Adesso si torna sul documento da ottimizzare e si analizzano le co-occorrenze nel testo per risalire all'argomento trattato nel documento tramite le corrispondenze con le combinazioni di termini già presenti in una base di conoscenza esterna ( es. Wikipedia, Freebase, ecc. ).
Questo secondo campo è detto campo semantico di pertinenza. E' molto importante che l'argomento sia pertinente, ossia coincida con il campo di rilevanza, e non ci siano misunderstanding.
Nota. Grazie al campo semantico di pertinenza il search engine comprende che si sta parlando dell'entità "sito web" e non di altre entità ( es. sito archeologico, sito industriale, ecc. ). Pertanto, esclude dal processo di selezione tutti i documenti off-topic.
A questo punto, si elencano con tutte le parole, frasi o concetti del campo semantico di rilevanza che non compaiono nel documento da ottimizzare. Si ottiene così un insieme di concetti latenti.
Le parole chiave latenti sono ordinate in base alla frequenza in cui si presentano negli altri documenti web che parlano dello stesso topic.
Le keyphrase/keyword latenti con minore frequenza sul topic nel web sono quelle più efficaci da utilizzare nell'ottimizzazione semantica del testo, perché hanno maggiori probabilità di successo.
Nota. Nell'esempio precedente emerge una domanda latente. Chi desidera avere un sito web è preoccupato per la spesa da affrontare. Questo è un esempio di topic latente.
Perché usare i topic latenti
Alcune tecniche di Seo semantica utilizzano le keyword e i topic latenti per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.
Se il topic latente non è usato da nessuno, potrebbe agevolare il posizionamento di un documento sulle SERP delle parole chiave corrispondenti anche se sono molto competitive.
Come funziona la tecnica LSA ( Latent Semantic Analysis )
Quando Google elabora i dieci risultati della prima pagina, il search engine diversifica i risultati per title e fonte ( video, immagini, news, ecc. ).
Nota. E' raro vedere una pagina con lo stesso title su tutti i risultati. Al massimo, i title identici si ripetono due volte o presentano lievi variazioni sulle lettere maiuscole o minuscole. Nell'esempio seguente solo tre risultati coincidono con la query ( exact match ). Gli altri sono delle variazioni o espansioni dove emergono concetti latenti come "facile", "gratuito", "da zero", ecc.
Il motore di ricerca diversifica i risultati sulla SERP per offrire all'utente una maggiore varietà di scelta. In questo modo aumenta le probabilità di soddisfare il bisogno dell'utente finale.
In conclusione, la pagina con il concetto latente evita il filtro dei risultati uguali o simili ( exact match ) e compare nella SERP perché espande la Serp con una variante nuova e rilevante del topic.
Nota. In alcuni casi, il documento non veicola la parola chiave di riferimento al suo interno. Si instaura comunque una relazione con la query e la SERP, grazie alla corrispondenza tra il concetto semantico latente ( "essere primi su Google" ) e quello principale ( "come fare un sito web ottimizzato" ). Entrambe le chiavi sono rilevanti per l'utente perché esprimono lo stesso bisogno reale.
Il concetto latente deve essere scarso
Il concetto latente prescelto non deve essere presente sul web negli altri documenti online ( di altri siti web ) che rispondono allo stesso topic.
Se molti altri documenti lo usano, aumenta la concorrenza e si riduce la probabilità di successo sulla pagina dei risultati di Google sulla keyword di riferimento.
Esempio. Piuttosto che ottimizzare la chiave "primi su Google" è quindi preferibile lavorare sulla chiave latente "come non essere ultimi su Google" perché è meno usata.
Il concetto latente deve essere ricercato dagli utenti
Un concetto latente deve essere cercato dagli utenti tramite le query sul motore di ricerca.
Questo aspetto causa però alcune criticità:
- Se il concetto è già ricercato nelle query è molto difficile che non esistano altri documenti online ad affrontare l'argomento. Salvo essere i primi a intercettare la tendenza con Google Trend.
- Se si tratta di una domanda latente inedita, questa non genera molte query perché gli utenti non la conoscono o non la sanno esprimere bene.
Queste criticità sono superate in modo naturale nel corso del tempo tramite i test sull'esperienza utente. Se la domanda latente risponde veramente alle esigenze dell'utente finale, allora genera buoni segnali ( good UX ) durante le sperimentazioni di Google e viene premiata.
Le azioni di buzz marketing di supporto
Il processo può comunque essere accelerato inducendo gli utenti a digitare l'associazione inedita dei termini nelle query attraverso la partecipazione nelle community online verticali.
Esempio. Si può intervenire nei forum che parlano dell'argomento X e aprire discussioni sull'associazione X e Y. Se la discussione è interessante genera effetti virali, viene letta da altri utenti che iniziano a porsi quella stessa domanda. Inoltre, quando Google scansiona le pagine dei forum si accorge di una crescente relazione semantica tra X e Y.
Il test dell'esperienza utente
Se il concetto latente è vicino ai bisogni dell'utente e li soddisfa, il risultato viene cliccato dagli utenti sulla SERP ( CTR ) e pochi rimbalzano su Google per cercare altrove.
I segnali positivi di User Experience ( good UX ) consolidano il risultato sulla SERP. In caso contrario, l'assenza di questi segnali causa la scomparsa progressiva dalla pagina dei risultati di Google.
Per conquistare una posizione permanente è necessario lavorare su concetti latenti che siano effettivamente rilevanti per l'utente finale di quella SERP e soddisfare il suo bisogno finale.
In conclusione, una strategia basata sulla semantica latente deve essere considerata come una finestra temporanea nel tempo, una scorciatoia per entrare sulla SERP. Senza user care è del tutto inutile.