La lunghezza del testo in una pagina
La lunghezza del testo in una pagina web contribuisce al posizionamento della stessa sui motori di ricerca. I search engine cambiano di frequente gli algoritmi, in passato privilegiavano i testi brevi leggeri, e sintetici, quelli più idonei alla comunicazione via web. Recentemente Google sembra aver invertito questa regola a favore dei testi molto lunghi, arrivando persino a penalizzare i testi troppo corti con Google Panda.
Ovviamente, si tratta soltanto di un fattore di ranking e non deve essere considerato come l'unica leva. Penso però che sia diventato abbastanza importante, almeno quanto lo era il tag title del documento HTML negli anni passati. In pratica, per contrastare lo spam prodotto dalle content farm, gli algoritmi di Google evitano di prendere in considerazione i testi troppo brevi, fatta eccezione se la fonte è molto autorevole o se c'è poca concorrenza sull'argomento. Chi possiede un semplice blog ha, quindi, maggiori probabilità di posizionarsi bene se scrive un testo di almeno 500 parole, meglio ancora se 1000 parole. Questo, perlomeno, è il consiglio che più si legge su internet tra webmaster e seo.
I dati sono ovviamente indicativi ma, una cosa sembra essere certa, chi ha il dono della sintesi rischia di essere penalizzato da Google e considerato al pari come produttore di spam, oppure è facilmente superato sulle SERP dai concorrenti più prolissi. Pur non potendo affermare l'esistenza di una regola determistica in campo SEO, nessuno può farlo, una qualche prova empirica sembrerebbe esserci.
Nel periodo 2012-2014 le pagine dei risultati di ricerca sono radicalmente cambiate. I testi brevi pubblicati sui siti web meno autorevoli sono praticamente scomparsi dal search engine. Al loro posto sono emersi molti articoli, spesso pubblicati con Wordpress, che presentano caratteristiche opposte, sono decisamente più lunghi sia nella lunghezza del testo che del titolo. Questi ultimi sono detti in-depth article ( articoli di approfondimento ).
Oltre alla lunghezza pare abbia una grande importanza anche la lunghezza del titolo dell'articolo. In passato veniva premiato l'exact match tra il titolo della pagina e le parole chiave ( keyword ) delle ricerche e nelle SERP erano visualizzati anche risultati con lo stesso titolo, il testo nel tag title. Oggi questa regola è stata fortemente ridimensionata. Soltanto pochi articoli sono premiati dall'exact match title, quelli dei siti più autorevoli ( es. Wikipedia ), mentre tutti gli altri con titolo uguale alle keyword di ricerca sono esclusi dal filtro di Google come risultati duplicati. È sufficiente analizzare una qualsiasi serp per notare la title diversity ( titoli differenti ) nei primi dieci risultati.
Non si tratta di una penalizzazione, è soltanto un filtro del motore di ricerca sui titoli duplicati, ma il risultato finale sui risultati di ricerca è comunque uguale. Chi pubblica un titolo uguale a Wikipedia, difficilmente riesce a raggiungere la prima pagina dei risultati su Google. In base alle nuove regole di sopravvivenza sul web il titolo di un articolo dovrebbe essere composto da più parole per una lunghezza complessiva di 40-55 caratteri. Secondo alcuni seo, il testo del titolo può arrivare al massimo fino a 70 caratteri e la parte eccedente del titolo non viene presa in considerazione dal search engine.
In conclusione, a parità di altre condizioni, una pagina web ideale di un blog dovrebbe avere una lunghezza indicativa compresa tra 500 e 2000 caratteri, il testo dovrebbe essere organizzato in paragrafi e il titolo non essere troppo breve ma nemmeno troppo lungo, circa 40-55 caratteri. Perlomeno, così si dice nei forum e nelle newsgroup di discussione. Va comunque sottolineato che si tratta di ipotesi e che, anche se vere, rappresentano soltanto un fattore di ranking tra tanti e tutto può sempre cambiare rapidamente nel corso del tempo. 05 / 08 / 2014
Note personali
- La lunghezza del testo è solo un fattore di SEO on page. Per il resto, valgono sempre le altre raccomandazioni, ad esempio la parola chiave deve essere compresa nel titolo, nel primo paragrafo e nelle intestazioni secondarie, senza esagerare, nelle varie forme. È importante che sia presente nel testo in modo naturale, senza forzature ed eccessi, entro una certa keyword density e che sia inserita in un contesto semantico ideale agli occhi della base di conoscenza Knowledge Graph di Google. Qualche link naturale dall'esterno con anchor text differente, poi, non fa mai male...
- Secondo una ricerca condotta nel 2016 da Backlinko, le pagine web posizionate ai primi dieci posti su Google sono composte in media da 1890 parole ( 26 gennaio 2016 ).
