Il contenuto come fattore di ranking

Il contenuto informativo di una pagina web è uno dei fattori di ranking on-page più importanti.

Perché dedicare attenzione al contenuto informativo

E' il fattore di ranking più vicino agli aspetti semantici. I search engine non sanno interpretare il significato di una frase, risalgono all'argomento del documento analizzando le parole di cui è composto.

I motori di ricerca semantici di ultima generazione, come Google, analizzano il contenuto del documento alla ricerca delle parole chiave, dei proof term, dei termini rilevanti e delle keyword secondarie di un argomento, per comprendere l'argomento e il campo semantico.

Gli aspetti semantici saranno sempre più importanti sui motori di ricerca.

Il contenuto informativo del documento è anche uno dei principali fattori determinanti dell'esperienza utente. La user experience è un altro fattore di ranking del search engine.

Dalla user experience deriva anche la potenzialità della comunicazione virale sul web e sui social network.

La qualità e l'utilità dei contenuti

Tra gli algoritmi più recenti ci sono senz'altro quelli che cercano di valutare l'utilità e la qualità del contenuto in un sito e in una pagina web.

Si tratta di due aspetti molto differenti tra loro e sono entrambi molto soggettivi.

1] La qualità del contenuto

La qualità del testo è una valutazione positiva esterna sui contenuti del documento da parte di soggetti autorevoli.

Ad esempio, le enciclopedie sono generalmente dei siti di qualità poiché forniscono informazioni controllate e complete, sono citate nelle bibliografie e dai quotidiani online.

2] L'utilità del contenuto

L'utilità del testo, invece, è una valutazione soggettiva fornita dall'utente che fruisce del contenuto. E' determinata dall'esperienza utente.

Ad esempio, quando l'utente trova un documento tramite i motori di ricerca si sofferma a leggere i tuoi contenuti o scappa via cliccando sul pulsante back del browser? Condivide il link sui social network? Lo aggiunge agli indirizzi preferiti oppure no? E così via.

I motori di ricerca prendono in grande considerazione la user experience perché il loro scopo finale è soddisfare gli utenti.

Il compito di un search engine non è fornire un risultato di qualità bensì rispondere alle esigenze degli utenti. E non è detto che un contenuto di qualità sia anche utile. Molto dipende dall'intenzione dell'utente che effettua la ricerca.

Ad esempio, se cerco informazioni sull'ultimo modello del tablet, molto probabilmente sono interessato a leggere una recensione e conoscere le opinioni degli altri, non mi interessa leggere lo schema tecnico di funzionamento del dispositivo.

Per migliorare il ranking è opportuno non dimenticarsi mai dell'utilità finale per il lettore, saper scrivere un contenuto di qualità non è sufficiente... deve essere anche utile per chi legge.

Come riconoscere un contenuto di valore

Un contenuto è di valore quando:

  1. E' utile per l'utente. Offre una risposta esaustiva alla domanda dell'utente Per "esaustiva" non si intende la risposta oggettivamente più completa in assoluto, ad esempio enciclopedica su un argomento, bensì quella soggettivamente relativa in grado di soddisfare il bisogno informativo dell'utente.
  2. E' scritto bene. Un testo deve essere fruito dal lettore con il minimo sacrificio possibile. E' preferibile usare il linguaggio del lettore in target. Alcuni fattori di ranking si basano sugli indicatori di leggibilità del testo. Nella lingua inglese è molto usato l'indicatore Flesch.
  3. Ha link di approfondimento. Un contenuto è valorizzato se presenta dei link interni o esterni verso altre risorse valide sull'argomento.
  4. E' ottimizzato. Un contenuto è ottimizzabile per i motori di ricerca tramite le tecniche della seo tradizionale e quelle della seo semantica.

I fattori di ranking legati al contenuto

  1. Le parole chiave ( keyword ). Sono il primo segnale on-page. Qualche anno fa Google dava molta importanza alle keyword secche. Dal 2013 la loro importanza si è notevolmente ridotta. Basarsi soltanto sulle parole chiave primarie non è più una strategia di ottimizzazione efficace.
  2. L'analisi del contesto. Quello che più conta oggi è il contesto. Un contenuto olistico ha generalmente più successo degli altri. Il testo deve contenere gran parte delle parole principali di un argomento.
  3. La lunghezza del testo in una pagina. In genere, i testi lunghi hanno maggiore successo perché aumenta il numero delle parole ( word count ) e la probabilità di usare i termini corretti, quelli che Google si aspetta di trovare sull'argomento.
  4. Le word count. Il numero delle parole usate nel documento. Misura l'espansione semantica del testo ossia l'entità del suo vocabolario.
  5. Link di approfondimento. Un testo è valorizzato dalla presenza dei link interni ed esterni verso altre risorse di approfondimento. L'importanza di questi elementi è stata comunque ridimensionata negli corso degli anni da parte dei search engine.
  6. L'originalità del contenuto. Il documento deve essere originale. I testi duplicati o le rielaborazioni prive di valore aggiunto hanno un potenziale di posizionamento molto basso.
  7. La struttura del contenuto. Un testo deve essere organizzato su livelli, dal più sintetico al più specifico. Ogni aspetto deve essere affrontato una sola volta. Le ridondanze sono penalizzanti.

L'ottimizzazione semantica del contenuto

Oggi non è necessario scrivere per i motori di ricerca, usando una particolare forma o curare soltanto alcuni tag html del documento, perché i search engine si sono evoluti e sanno interpretare meglio il linguaggio naturale.

Il seo copywriting è molto più vicino alla comunicazione.

Si può scrivere liberamente ma occorre fare attenzione a non indurre in confusione lo spider. Per quanto siano evoluti, i search engine non sanno ancora leggere il linguaggio naturale e interpretare il vero significato delle frasi, lo derivano tramite tecniche euristiche e statistiche.

Ad esempio, gli algoritmi dei motori di ricerca analizzano il lessico e le parole contenute in un documento per comprendere l'argomento e le intenzioni di chi scrive. Non si limitano più al conteggio delle parole chiave, occorre lavorare di più sul contesto.

Si delimita il campo semantico del documento intorno a un tema, per non confondere gli algoritmi di indicizzazione e di ranking, e si approfondisce senza andare off-topic.

Alcuni tag html sono ancora utili per l'ottimizzazione ma vanno usati in modo diverso rispetto al passato. Ad esempio, si possono usare il title e il metatags per comunicare meglio al search engine il topic che si sta affrontando nel documento. E se questo non dovesse bastare... ci si può anche aiutare con i dati strutturati.

Nel futuro i motori di ricerca saranno sempre più semantici e non ci sarà bisogno nemmeno più di questi. Al momento, è però molto importante farsi comprendere dal search engine. Non considerare questo aspetto potrebbe essere un grande errore nelle strategie di ottimizzazione.

 


 

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