La Linkness Negative Seo

Conosciamo già il concetto di Negative Seo con i link, in questa pagina approfondiamo la Seo negativa senza link. Si tratta di tecniche vietate, ma spesso usate, che hanno un solo fine: danneggiare il posizionamento sui motori di ricerca di un link.

Un motore di ricerca utilizza molti fattori per determinare il ranking delle pagine web sui risultati di ricerca ( SERP ). Alcuni fattori si basano sul numero dei link verso la pagina, ad esempio la link popularity, mentre altri utilizzano altre informazioni, come l'autorevolezza del dominio o dell'autore, la velocità del server, l'esperienza dell'utente, i segnali sociali, gli aspetti semantici ecc.

La Linkness Negative Seo sfrutta i fattori tecnici e la user experience dell'utente. In pratica, agisce su tutte le cause che influiscono su segnali legati all'esperienza dell'utente. Alcune tecniche causano effettivamente una cattiva esperienza dell'utente, mentre altre si limitano a ingannare i motori di ricerca. Vediamole nel dettaglio.

La lentezza del server del sito

E' uno dei fattori tecnici della SEO on-site. Se il server è sottodimensionato rispetto al traffico di utenti, la navigazione sul sito web è molto rallentata. Si verifica una congestione molto simile al traffico stradale.

Ogni utente è costretto ad aspettare molti secondi prima di vedere il contenuto informativo di una pagina web. Questo causa una cattiva esperienza utente dell'utente.

la lentezza del server di un sito web e l'esperienza utente

Per evitare queste situazioni, i motori di ricerca riducono il ranking ai siti web troppo lenti. In questo modo evitano di creare utenti insoddisfatti e, contemporaneamente, dimensionano il traffico verso il sito in modo adeguato alle capacità del server che lo ospita.

Una delle strategie della Negative Seo utilizza questo fattore per danneggiare un sito competitor. Come funziona? Viene creato un elevato numero di richieste al server, concentrate in un medesimo istante di tempo, per rallentare la visualizzazione delle pagine ( page speed ).

Si tratta di richieste automatiche proveniente da software bot appositamente programmati allo scopo. Il motore di ricerca rileva il rallentamento sul sito web e lo penalizza sul ranking, liberando degli posizioni sulle SERP a favore dei siti competitor.

Il Click Through Rate sulle SERP

Un altro fattore di ranking dei search engine per valutare l'esperienza dell'utente è il Click Throug Rate ( CTR ) sui risultati di ricerca. Il CTR è il rapporto tra il numero dei click su un risultato di ricerca e il numero degli utenti che hanno visto quella pagina di ricerca ( SERP ).

Quando un risultato non viene cliccato dagli utenti, il motore di ricerca è spinto a sostituirlo con un altro. Lo scopo del search engine è fornire dei risultati utili agli utenti. Se questi ultimi non cliccano su un risultato, è inutile continuare a presentarlo alle prime posizioni delle ricerche. Questo fenomeno è conosciuto anche come click popularity sulle SERP.

Il click through rate sui risultati del motore di ricerca

Immaginiamo di avere dei software in grado di cliccare sui risultati di Google. Sono detti click-bot o ctr-bot. Questi programmi cliccano sui risultati della pagina del motore di ricerca ad eccezione che su quello del sito vittima, al solo scopo di ridurre in modo anomalo la percentuale del suo CTR.

L'algoritmo del search engine nota il calo del CTR su un risultato e incomincia a sostituirlo con altri risultati per analizzare la risposta degli utenti. Alla fine la pagina del sito web vittima scompare dalla SERP.

Il tasso di rimbalzo ( bounce rate ) troppo alto

Un'altra tecnica della seo negativa linkness influenza il fattore di rimbalzo di una pagina. Il fattore di rimbalzo ( bounce rate ) è la percentuale di utenti che clicca su un risultato del motore di ricerca e successivamente torna indietro per analizzare altri risultati.

L'utente ha cliccato su un risultato ma, dopo aver visto il contenuto, decide di tornare sulla pagina dei risultati del motore di ricerca cliccando sul pulsante BACK del browser. Il motore di ricerca lo nota e associa questo segnale a una cattiva esperienza dell'utente.

il bounce rate sui risultati delle SERP

Lo stesso comportamento dell'utente può essere emulato da un programma informatico, un software bot programmato per navigare sulle SERP, cliccare su alcuni risultati e tornare indietro per cliccare su altri.

Il motore di ricerca non si accorge che si tratta di un bot e considera la sequenza come un comportamento dell'utente. Il bounce rate delle pagine comincia a crescere e, prima o poi, il motore di ricerca comincia a dubitare della loro utilità e le sostituisce sulle SERP.

In conclusione

Le tecniche della Linkness Negative Seo appartengono alla SEO negativa poiché nascono per danneggiare i siti competitor. Spesso si tratta di ipotesi e non tutti sono d'accordo sulla loro esistenza. Molto dipende dall'importanza attribuita a questi fattori dai search engine e dalla loro capacità di riconoscere il comportamento di un utente reale da quello di un software bot.

Sono tecniche vietate e ingiuste che causano notevoli danni a terzi. Chi le utilizza si espone al rischio di subire una richiesta di risarcimento danni da parte dei siti danneggiati. È però importante parlare di queste tecniche perché, in questo modo, il motore di ricerca è costretto a prenderle in considerazione e a contrastarle. 16 / 12 / 2014

 


 

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