Sottodominio, cartella o nuovo dominio

Quando si inizia un nuovo progetto web una delle prime decisioni riguarda l'indirizzo da utilizzare. Le scelte sono sostanzialmente tre:

  1. Nuovo nome di dominio. Si registra un nuovo nome di dominio. Il nuovo progetto risiede su un dominio di secondo livello dedicato, ha un suo nome, un proprio indirizzo Url, ecc. È necessario procedere con la registrazione di un nuovo dominio.
  2. Sottodominio. Si apre un sottodominio su un nome di dominio già esistente. Generalmente è una scelta a costo zero. Chi possiede già un nome di dominio può aprire dei domini di terzo livello a sua scelta e senza ulteriori registrazioni.
  3. Cartella. Si apre una cartella su un nome di dominio già esistente. È una soluzione simile alla precedente. Tuttavia, mentre il sottodominio può essere ospitato anche su server diversi, il sito in una nuova cartella deve risiedere sempre sullo stesso server del dominio che lo ospita.

Quale scegliere per il sito web? Dipende, ogni scelta ha i suoi pro e i suoi contro, sia dal lato tecnico che dal lato SEO ( ottimizzazione sui motori di ricerca ) ed economico.

la scelta tra il dominio, il sottodominio e la cartella per creare un nuovo sitoweb

Il dominio, il sottodominio e la cartella possono essere considerati come un albero, una pianta e un ramo. È una metafora che, secondo me, rende bene l'idea e aiuta a capire meglio come utilizzarli. Vediamoli uno a uno.

Sito web in un nuovo dominio

Per creare un sito web su un nuovo dominio è necessario registrare un nome di dominio di secondo livello. Questa operazione ha un costo di qualche decina di euro l'anno.

Il costo della registrazione del dominio dipende dall'estensione che si sceglie. Ad esempio, l'estensione .com e .it sono solitamente le più economiche. Altre estensioni ( es. .tv, .club, ecc. ) sono, invece, molto più costose da gestire.

Come prima cosa occorre scegliere il nome di dominio e l'estensione. Se il nome di dominio è libero, si può procedere alla registrazione.

esempio di nome di dominio di secondo livello

L'utilizzo di un nuovo dominio ha qualche svantaggio iniziale dal lato SEO poiché il nuovo nome di dominio è senza backlink ed è sconosciuto ai search engine. Deve conquistare la propria autorevolezza nel corso del tempo.

E' la scelta migliore se si sta iniziando un progetto completamente indipendente dagli altri già avviati. Ad esempio, se il nuovo sito parla di argomenti specifici, del tutto diversi dagli altri già trattati, o riguarda un nuovo brand ( marchio ).

la metafora dell'albero e del sito web con nome di dominio differente

Per fare una metafora, questa scelta è come piantare un nuovo albero. Inizialmente è piccolo e fragile ma nel corso del tempo ha probabilità di crescere e diventare un punto di riferimento nel proprio settore tematico.

Creare un sito web sul sottodominio

Questa strada si può percorrere soltanto se già si possiede un nome di dominio. Un sottodominio è un dominio di terzo livello. Ad esempio lapaweb.com è un dominio di secondo livello mentre blog.lapaweb.com è un sottodominio.

Il sottodominio mantiene lo stesso nome di dominio di secondo livello ( es. lapaweb.com ), quello che cambia è il nome che lo precede prima del punto ( es. blog.lapaweb.com ).

un esempio di dominio di terzo livello ( sottodominio )

Il sottodominio ha una home page e una strutturata separata dal dominio principale. Può essere ospitato sullo stesso server del sito web principale oppure su un server diverso. Ogni subdomain ha un record specifico nella gestione DNS del dominio principale.

Un altro vantaggio del sottodominio è l'assenza di costi. In genere, chi possiede un dominio di secondo livello può aprire tutti i domini di terzo livello che vuole, senza costi di registrazione e senza bisogno che siano liberi.

Sottodomini e motori di ricerca

Dal punto di vista dell'ottimizzazione SEO la scelta del sottodominio è ambigua. Molto dipende da come i search engine considerano il ruolo dei sottodomini.

Alcuni motori di ricerca considerano i sottodomini indipendenti dai domini madre. In questo caso, aprire un sottodominio è come aprire un nuovo dominio ma l'operazione è gratuita.

Altri search engine, invece, conservano il legame tra il dominio madre e i sottodomini. In questo caso, se il nome di dominio madre è autorevole anche i sottodomini beneficiano di una spinta in più sui motori di ricerca.

il legame di autorevolezza tra il nome di dominio e i sottodomini

D'altra parte, vale anche il discorso inverso. Se il dominio madre ha una cattiva reputazione anche il sottodominio viene penalizzato.

In passato i sottodomini sono stati utilizzati per attività di spam engine. I search engine potrebbero considerare i sottodomini come dei sottoprodotti, meno importanti e di qualità inferiore ai nomi di domini di secondo livello, penalizzandoli sui risultati di ricerca.

Quando utilizzare i sottodomini

Il sottodominio è indicato quando si vuole trattare un argomento particolare, comunque vicino a quello principale, ma non si vuole generare confusione e rumore sul sito principale.

Ad esempio, un'azienda vuole aprire un blog per comunicare in modo diverso con i potenziali clienti. Farlo dal sito web principale è poco indicato. È preferibile aprire un sottodominio del tipo blog.lapaweb.com

la metafora dell'albero per i sottodomini

Riprendendo la metafora dell'albero, aprire un sito web in un sottodominio è come far crescere una nuova pianta ( sottodominio ) molto vicino a un grande albero. La vicinanza protegge la nuova pianta dalle intemperie ma, nel tempo, potrebbe anche impedirgli di crescere.

Creare un sito web sulla cartella

Se si possiede già un nome di dominio, è possibile aprire un nuovo sito web su una cartella dello stesso sito. Ad esempio, su lapaweb potremmo aprire un nuovo sito nella cartella lapaweb.com/blog/

Non ci sono costi da sostenere. Si può creare la cartella tramite il pannello di gestione del sito oppure tramite l'esecuzione di comandi FTP, e poi configurare il nuovo sito web all'interno della directory.

Questa scelta è simile a quella dei sottodomini. Il nuovo sito web risiede sullo stesso nome di dominio e non comporta costi di registrazione.

esempio di cartella di un sito web

Ci sono però delle differenze da considerare. La cartella non ha una gestione DNS specifica e il nuovo sito web deve risiedere obbligatoriamente sullo stesso spazio web ( computer server ) del dominio di secondo livello.

Il legame tra l'home page del sito principale e una cartella ( folder ) è molto più forte rispetto a quello tra nome di dominio e sottodominio. È quindi preferibile utilizzare le cartelle quando gli argomenti sono molto vicini a quello del sito web principale.

un esempio di struttura logica del sito web ( albero logico )

Ad esempio, un catalogo e-commerce è composto da diverse tipologie di prodotti. Per ciascuna famiglia di prodotti viene aperta una cartella specifica, all'interno del quale si diramano altre sottocartelle ( sottodirectory ) per i prodotti. In questo modo la struttura del sito web e-commerce diventa più facile da navigare e aggiornare.

Un uso razionale delle cartelle consente di organizzare meglio i contenuti del sito web principale e migliorare la struttura del sito.

Ad esempio, tramite le cartelle è possibile creare delle breadcrumbs ( briciole di pane ) che consentono all'utente di comprendere subito la sua posizione e muoversi meglio all'interno del sito web.

Cartella e motori di ricerca

I search engine considerano le cartelle come le pagine del sito web. Entrambe godono dell'autorevolezza del nome di dominio di secondo livello.

Ad esempio, il sito web principale ha già dei backlink e una propria popolarità sul web. Quando si apre una nuova cartella, anche quest'ultima beneficia della stessa popolarità.

Ovviamente, la scelta conviene se il sito web ha una buona reputazione. È invece poco indicata se il sito è stato bannato o penalizzato dai search engine.

E' preferibile usare le cartelle per trattare argomenti molto vicini al tema principale del sito web. Non conviene utilizzarle per pubblicare contenuti su argomenti e temi completamente differenti ( off-topic ) da quelli principali del sito. Sia gli utenti che i search engine non capirebbero.

esempio di mappa dei contenuti dei siti web nella scelta tra sottodominio e cartella

I search engine cercano di comprendere il campo di competenza dei siti web in base agli argomenti trattati nel sito e attribuire un'autorevolezza tematica, ossia valida su un particolare settore di conoscenza.

Quando un nome di dominio tratta argomenti molto diversi tra loro, diventa difficoltoso per un algoritmo capire il campo competenza.

Quando creare un sito in una cartella

Essendo molto forte il legame tra l'home page del sito e la cartella, è opportuno seguire questa strada soltanto quando gli argomenti trattati siano molto vicini tra loro.

Ad esempio, un sito web aziendale può decidere di aprire una cartella 'lapaweb.com/press' per pubblicare i propri comunicati e cartelle stampa. Gli argomenti sono sempre gli stessi, quello che cambia è soltanto lo scopo dei contenuti.

la metafora dell'albero nei siti web dentro una cartella

Completiamo il quadro della metafora dell'albero che ci permette di comprendere meglio i concetti appena affrontati. Aprire un sito web in un cartella è come far nascere un nuovo ramo in un albero già esistente.

Non si tratta di una pianta differente, è soltanto un ramo. In un albero di mele non possiamo far nascere un ramo di pere. Lo stesso discorso vale per i siti web in una cartella.

In conclusione

Non esiste una scelta migliore e generale, valida per tutti i contesti. A seconda delle strategie e degli obiettivi, è a volte più conveniente registrare un nuovo dominio, altre volte è meglio un sottodominio o una cartella.

 


 

Segnalami un errore, un refuso o un suggerimento per migliorare gli appunti

FacebookTwitterLinkedinLinkedin
knowledge base

Libri di approfondimento