Come inserire rel author su un sito
Per aggiungere rel author su un sito web esistono diverse strade. Ci ho perso un po' di tempo e, tutto sommato, quella più facile è la procedura su Google+. Del resto per avere la "faccetta" sul motore di ricerca vicino ai risultati è, in ogni caso, necessario avere un profilo sul social network di Google ( Google Plus ). Perché non farlo direttamente da Google+? In questo tutorial pubblico gli appunti sui passi da compiere per dichiarare a Google la propria paternità come autore di singoli post o articolo, in modo da ricordarmeli in futuro. Il primo passo da compiere è, ovviamente, loggarsi su Google+ con il proprio account personale e cliccare sul menù "Profilo".
Il secondo passo da compiere consiste nel cliccare sulla voce "Informazioni". Attualmente si trova all'interno della sezione "Profilo" nella barra superiore orizzontale. Nella schermata successiva Google+ visualizza un insieme di informazioni sul mio profilo. La sezione che mi interessa per dichiarare di essere un autore sul web p la sezione "Link". Per continuare la procedura devo cliccare su su "Modifica" all'interno della sezione "Link".
Nella schermata che segue Google visualizza le informazioni sui miei link personali, gli eventuali link consigliati e, soprattutto, quelli che pubblicano articoli di cui sono il legittimo autore. Per avere lo status di autore di un articolo non è necessario essere il proprietario del dominio su cui è pubblicato l'articolo. Ad esempio, potrei aver scritto un articolo su un giornale come collaboratore esterno, su un blog altrui oppure sul mio blog, ecc. Non fa differenza. In ogni caso sono l'autore del pezzo. Per essere considerato da Google come l'autore devo aggiungere il dominio del sito web in questa sezione, quello che pubblica il mio articolo, cliccando su "Link personalizzato" nella sezione "Autore".
E' necessario specificare se si sta scrivendo ancora su quel sito ( collaboratore attuale ) oppure se i pezzi che compaiono online su quel sito sono frutto di una passata collaborazione ( collaboratore precedente ). Una volta aggiunto l'indirizzo URL e il nome del sito in questione, è molto importante non dimenticarsi di cliccare sul pulsante "Salva" per confermare le scelta. Può capitare di dimenticarsi di farlo ed è frustrante ripetere tutto daccapo... Giunto a questo punto, in questo tutorial ho dichiarato di aver scritto in passato sul sito web Okpedia. Dalla sezione "link" del mio profilo su Google+ compare un link verso il sito in questione come "autore". Per evitare che tutti vedano questa informazione è sufficiente modificare la privacy del link da "Pubblico" a "Cerchie" o "Solo io". In questo modo, selezionando la privacy più ristretta, soltanto Google può visualizzare su quali siti web ho pubblicato i miei post.
Come fa Google a capire quali articoli di Okpedia sono stati scritti da me come collaboratore? Per distinguere i miei articoli da quelli degli altri collaboratori del sito web Okpedia, devo aggiungere in ogni singolo pezzo la mia firma sotto forma di collegamento ipertestuale verso il mio profilo su Google+. In parole povere... devo fare in modo che anche l'articolo da me pubblicato su Okpedia abbia un link verso l'home page del mio profilo su Google+. Ad esempio, sul mio articolo "Intelligenza artificiale" pubblicato su Okpedia inserisco un link verso il mio profilo su Google+ come firma personale.
È un semplice collegamento ipertestuale puntato verso la mia home page su G+. Devo però ricordarmi di aggiungere il punto interrogativo e il parametro ( rel=author ) al termine dell'indirizzo URL. Senza questa informazione Google non riesce a capire se sono l'autore del pezzo ( rel=author ) o l'editore del sito ( rel=publisher ). Il codice html del collegamento ipertestuale che permette di specificare la paternità del pezzo come autore è il seguente.
<a href="https://plus.google.com/115243138388439281757?rel=author">Andrea Minini</a>
Quando Google incontra questo link sull'articolo di Okpedia, verifica su mio profilo su Google+ se risulto essere un collaboratore di Okpedia e, se è vero, mi associa la paternità dell'articolo quale autore. Nel giro di poche settimane la mia simpatica ( si fa per dire ) faccia compare al fianco dell'articolo sui risultati delle SERP. Come nel seguente caso.
Generalmente Google impiega qualche settimana prima di visualizzare la foto dell'autore vicino ai risultati. È però consigliabile verificare fin da subito se rel author funziona ( come verificare se rel author funziona ). La verifica può essere effettuata tramite il tool dei dati strutturati ( rich snippet ) messo a disposizione da Google. Il tool permette di visualizzare in tempo reale l'anteprima sulle SERP di un indirizzo URL. Se tutto è andato a buon fine, si dovrebbe vedere fin da subito la foto vicino all'abstract dell'articolo. In caso di problemi meglio accorgersene subito che dopo qualche settimana...
A cosa serve avere rel author? È una domanda che mi sono chiesto più volte senza mai trovare una risposta convincente. Personalmente non mi è mai piaciuta l'idea di "vedermi" vicino a ciò che scrivo. Secondo me l'utilità della "faccetta" sulle SERP è in parte soggettiva e in parte oggettiva. Ad esempio, è utile quando si scrivono molti pezzi su diversi siti web, come collaboratore esterno di giornali o blog altrui. Consente all'autore dei pezzi di crearsi una reputazione sul motore di ricerca anche senza avere un blog personale. Ovviamente, l'attribuzione di autore sul web si può chiedere al motore di ricerca Google anche quando gli articoli sono pubblicati sul proprio sito web o blog personale. Qualcuno utilizza rel author semplicemente per vanità, come estensione del proprio blog o del proprio profilo sui social network. Qualcun altro, invece, ipotizza che l'attributo rel author possa aiutare nel posizionamento sul motore di ricerca, sotto forma di author rank, come possibile parametro di ranking dell'algoritmo di Google. 15 / 07 / 2013