Contenuti ingannevoli
I contenuti ingannevoli sono realizzati in malafede per ingannare i lettori oppure i motori di ricerca. Non nascono dall'intenzione di fornire utilità agli utenti, né per soddisfare i loro bisogni.
Le tipologie di contenuti ingannevoli
I contenuti ingannevoli possono essere classificati in due categorie:
- Deceptive pages. Il documento contiene informazioni false, bugie e falsità veicolate con astuzia dal sito web o dalla pagina al solo scopo di imbrogliare l'utente finale. Queste attività online sono spesso delle frodi, raggiri o truffe ai danni dell'utente.
- Deceptive design. In questo caso ad essere manipolato è soprattutto il design della pagina, il layout del sito web e la disposizione delle informazioni nel documento. E' soprattutto l'apparenza a tendere una trappola all'utente, dandogli l'illusione di compiere un'altra azione o indurlo allo sbaglio.
- Deceptive redirect. Il documento reindirizza automaticamente il browser dell'utente verso l'indirizzo URL di una pagina con uno scopo diverso rispetto a quella di origine.
I contenuti con finalità ingannevole
I documenti ingannevoli ( deceptive pages ) contengono delle informazione false per spingere l'utente a compiere inconsapevolmente una particolare azione.
L'utente legge il contenuto informativo senza accorgersi dell'impostura e del dolo, maturando una decisione sulla base di una mistificazione della realtà.
Esempi di pagine web con finalità ingannevoli
- Phishing. Un sito web finge o imita l'aspetto di un altro sito conosciuto, come una banca o un social network, per attività di phishing, ossia rubare le password, i dati personali degli utenti.
- Sondaggi falsi. Una pagina pubblica un sondaggio offrendo un premio o denaro, ma il suo vero scopo è un'attività di phishing. Il sito che ospita la pagina è da considerasi malevolo.
- Recensioni false. Una pagina appare come una recensione indipendente di un prodotto ma, in realtà, è creata con informazioni intenzionalmente fuorvianti oppure inesatte, al solo scopo di monetizzare sui click pubblicitari, senza alcun tentativo di aiutare gli utenti.
- Pagine o siti fake. Un sito web si spaccia per quello ufficiale di una celebrità ma, in realtà, ha il solo scopo di fare soldi sfruttando l'immagine di terzi.
Struttura e design ingannevole
Alcune web-page ingannevoli contengono informazioni veritiere ma hanno una struttura progettata per indurre l'utente a cliccare inavvertitamente, per incomprensione o per errore, su certi link pubblicitari, banner, o elementi visuali del design ( deceptive page design ).
Si tratta di click involontari, catturati con l'inganno. L'utente non è realmente interessato al messaggio pubblicitario pensando che sia altro. Lo scopo dell'autore della pagina è soltanto quello di monetizzare i link ingannevoli tramite i click senza soddisfare i bisogni dell'utente.
Link ingannevole. Un link ingannevole è un collegamento ipertestuale a una pagina web che contiene un materiale diverso rispetto a quello descritto nel link, nell'anchor text ( testo di ancoraggio ) o nel testo che precede il collegamento.
Esempi di pagine con design ingannevole
- Fake search page. Una pagina fake ospita un elenco di link come un search engine ma i link sono annunci pubblicitari travestiti da collegamenti ipertestuali normali.
Nota. In qualche caso la pagina presenta dei link utili soltanto in prima pagina. Sulla pagina successiva o in una nuova query nella casella di ricerca, il sito visualizza soltanto link ad annunci pubblicitari.
- Fake directory. Un documento sembra una raccolta personale di link a risorse utili, consigliati dall'autore agli altri. In realtà, i collegamenti sono annunci pubblicitari o link verso altre pagine simili o directory con finalità ingannevoli.
- Eccesso di pubblicità above the fold. Alcuni documenti concentrano molti messaggi advertising nella parte superiore ( above the fold ) mentre il contenuto informativo viene collocato in basso ed è visibile soltanto dopo lo scorrimento della pagina.
- Link pubblicitari ingannevoli. Gli annunci pubblicitari sono deliberatamente camuffati da link di navigazione del menù oppure link interni del sito, per indurre l'utente a cliccare per errore su di essi.
Esempio. Il colore dei link è simile a quello dei menù e puoi far pensare l'utente che si tratti di una voce di navigazione del sito, mentre in realtà si tratta di un collegamento pubblicitario ( es. Adsense, download software, ecc. ).
I redirect ingannevoli ( sneaky redirect )
Sono considerati contenuti ingannevoli anche i documenti che reindirizzano automaticamente il browser dell'utente verso un indirizzo URL diverso, su una pagina con uno scopo differente rispetto a quella di origine.
Esempio. La pagina di un sito web viene reindirizzata verso il modulo di acquisto di un prodotto su un sito e-commerce, dove si chiede all'utente di completare la transazione commerciale.
Non tutti i reindirizzamenti sono ingannevoli. Alcuni redirect sono considerati normali e sono accettati dai motori di ricerca.
Le pagine di scarsa qualità
I documenti con finalità o design ingannevole sono considerate pagine di scarsa qualità ( Lowest Quality Pages ) dai motori di ricerca. Non potendo essere individuate da procedure algoritmiche, questi documenti sono verificati e giudicati direttamente dai quality raters del search engine.