Contenuti ingannevoli

I contenuti ingannevoli sono realizzati in malafede per ingannare i lettori oppure i motori di ricerca. Non nascono dall'intenzione di fornire utilità agli utenti, né per soddisfare i loro bisogni.

Le tipologie di contenuti ingannevoli

I contenuti ingannevoli possono essere classificati in due categorie:

  1. Deceptive pages. Il documento contiene informazioni false, bugie e falsità veicolate con astuzia dal sito web o dalla pagina al solo scopo di imbrogliare l'utente finale. Queste attività online sono spesso delle frodi, raggiri o truffe ai danni dell'utente.
  2. Deceptive design. In questo caso ad essere manipolato è soprattutto il design della pagina, il layout del sito web e la disposizione delle informazioni nel documento. E' soprattutto l'apparenza a tendere una trappola all'utente, dandogli l'illusione di compiere un'altra azione o indurlo allo sbaglio.
  3. Deceptive redirect. Il documento reindirizza automaticamente il browser dell'utente verso l'indirizzo URL di una pagina con uno scopo diverso rispetto a quella di origine.

I contenuti con finalità ingannevole

I documenti ingannevoli ( deceptive pages ) contengono delle informazione false per spingere l'utente a compiere inconsapevolmente una particolare azione.

L'utente legge il contenuto informativo senza accorgersi dell'impostura e del dolo, maturando una decisione sulla base di una mistificazione della realtà.

Esempi di pagine web con finalità ingannevoli

  1. Phishing. Un sito web finge o imita l'aspetto di un altro sito conosciuto, come una banca o un social network, per attività di phishing, ossia rubare le password, i dati personali degli utenti.
  2. Sondaggi falsi. Una pagina pubblica un sondaggio offrendo un premio o denaro, ma il suo vero scopo è un'attività di phishing. Il sito che ospita la pagina è da considerasi malevolo.
  3. Recensioni false. Una pagina appare come una recensione indipendente di un prodotto ma, in realtà, è creata con informazioni intenzionalmente fuorvianti oppure inesatte, al solo scopo di monetizzare sui click pubblicitari, senza alcun tentativo di aiutare gli utenti.
  4. Pagine o siti fake. Un sito web si spaccia per quello ufficiale di una celebrità ma, in realtà, ha il solo scopo di fare soldi sfruttando l'immagine di terzi.

Struttura e design ingannevole

Alcune web-page ingannevoli contengono informazioni veritiere ma hanno una struttura progettata per indurre l'utente a cliccare inavvertitamente, per incomprensione o per errore, su certi link pubblicitari, banner, o elementi visuali del design ( deceptive page design ).

Si tratta di click involontari, catturati con l'inganno. L'utente non è realmente interessato al messaggio pubblicitario pensando che sia altro. Lo scopo dell'autore della pagina è soltanto quello di monetizzare i link ingannevoli tramite i click senza soddisfare i bisogni dell'utente.

Link ingannevole. Un link ingannevole è un collegamento ipertestuale a una pagina web che contiene un materiale diverso rispetto a quello descritto nel link, nell'anchor text ( testo di ancoraggio ) o nel testo che precede il collegamento.

Esempi di pagine con design ingannevole

  1. Fake search page. Una pagina fake ospita un elenco di link come un search engine ma i link sono annunci pubblicitari travestiti da collegamenti ipertestuali normali.

    Nota. In qualche caso la pagina presenta dei link utili soltanto in prima pagina. Sulla pagina successiva o in una nuova query nella casella di ricerca, il sito visualizza soltanto link ad annunci pubblicitari.

  2. Fake directory. Un documento sembra una raccolta personale di link a risorse utili, consigliati dall'autore agli altri. In realtà, i collegamenti sono annunci pubblicitari o link verso altre pagine simili o directory con finalità ingannevoli.
  3. Eccesso di pubblicità above the fold. Alcuni documenti concentrano molti messaggi advertising nella parte superiore ( above the fold ) mentre il contenuto informativo viene collocato in basso ed è visibile soltanto dopo lo scorrimento della pagina.
  4. Link pubblicitari ingannevoli. Gli annunci pubblicitari sono deliberatamente camuffati da link di navigazione del menù oppure link interni del sito, per indurre l'utente a cliccare per errore su di essi.

    Esempio. Il colore dei link è simile a quello dei menù e puoi far pensare l'utente che si tratti di una voce di navigazione del sito, mentre in realtà si tratta di un collegamento pubblicitario ( es. Adsense, download software, ecc. ).

I redirect ingannevoli ( sneaky redirect )

Sono considerati contenuti ingannevoli anche i documenti che reindirizzano automaticamente il browser dell'utente verso un indirizzo URL diverso, su una pagina con uno scopo differente rispetto a quella di origine.

Esempio. La pagina di un sito web viene reindirizzata verso il modulo di acquisto di un prodotto su un sito e-commerce, dove si chiede all'utente di completare la transazione commerciale.

Non tutti i reindirizzamenti sono ingannevoli. Alcuni redirect sono considerati normali e sono accettati dai motori di ricerca.

Le pagine di scarsa qualità

I documenti con finalità o design ingannevole sono considerate pagine di scarsa qualità ( Lowest Quality Pages ) dai motori di ricerca. Non potendo essere individuate da procedure algoritmiche, questi documenti sono verificati e giudicati direttamente dai quality raters del search engine.

 


 

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