Tipi di Private Blog Network

Un Private Blog Network ( PBN ) può essere costruito in diversi modi, usando degli spazi web gratuiti su domini di terzo livello, si possono registrare domini di secondo livello, oppure usare tecniche più black hat.

PBN da domini gratuiti di terzo livello

E' la via più semplice ed economica. Si creano una decina di siti sulle principali piattaforme di blogging ( altervista, wordpress, xoomer, ecc. ) su singoli temi on-topic, pertinenti con il sito obiettivo, e si pubblicano dei contenuti.

Nota. Google Sites e Blogger è preferibile non usarli, poiché sono gestiti direttamente dal search engine. E' più complesso gestire dei mini-site con sufficiente riservatezza e privacy. E' necessario utilizzare una login, connessioni internet e PC separati da quelli del sito-obiettivo.

Ogni sito deve essere composto da diverse decine di pagine, essere aggiornato con una frequenza settimanale o mensile, e ospitare contenuti originali e di qualità.

Su alcune pagine, ma non su tutte, si inserisce un link verso il sito obiettivo, quello di cui si vuole migliorare il posizionamento organico.

PBN da domini di secondo livello

La tecnica è uguale alla precedente ma consiste nella registrazione di domini di secondo livello. E' più costosa ma anche più affidabile ed efficace.

Ogni dominio viene registrato utilizzando una parola chiave pertinente in EMD ( Exact Match Domain ). In questo modo, si posiziona più rapidamente su quella keyword e aumenta il valore semantico dei link-topic in uscita.

Expired Domain. Una pratica diffusa consiste nel cercare e registrare i nomi di dominio scaduti, abbandonati, oppure dimenticati e non rinnovati ( expired & dropped domain ). Questi domini ereditano citazioni testuali e backlink. Quando un dominio cambia assegnatario il search engine dovrebbe azzerare la storia passata. Tuttavia, questo non accade in automatico e i benefici della storia pregressa del dominio possono durare per molto tempo.
la registrazione dei nomi di dominio in scadenza ( pending delete ) o cancellati ( delete )
Oltre ai domini scaduti di recente è una tecnica diffusa scansionare i siti web autorevoli esistenti, per trovare dei vecchi link verso domini scaduti da molto tempo. E' possibile estrarre l'elenco dei domini dei link in uscita di un sito tramite software specifici come Expired Domain Miner ( SW professionale ), Xenu e Screamingfrog.

I rischi nascosti della rete di domini di secondo livello

A differenza dei domini gratuiti, nei domini di 2° livello ci sono molti elementi informativi che possono far smascherare la natura artificiale del PBN.

Un competitor potrebbe accorgersi del trucco e segnalarlo a Google. Lo stesso elemento può essere rilevato da un quality rater, dal team anti-spam o da qualche algoritmo del search engine.

Esempio. Se i siti risiedono sullo stesso server, sono registrati dalla stessa persona ( Whois ) oppure hanno altri elementi informativi in comune ( es. Adsense, Analytics, Search Console, numero IP dello spazio web, register, ecc. ) sono facilmente scoperti. Le informazioni comuni formano un cluster e uno schema ben evidente.

Per nascondere i dati del proprietario del dominio si può usare la funzione Whois Privacy. E' sufficiente richiedere questa opzione al momento della registrazione di un dominio .COM, .ORG o .NET.

Tuttavia, un PBN composto soltanto da siti con la privacy nascosta è alquanto strano e innaturale. Paradossalmente, l'opzione Whois Privacy diventa un elemento informativo caratterizzante e comune, rivelando l'origine non naturale del PBN.

In conclusione, un buon Private Blog Network non sembra un PBN. E' creato con contenuti originali e tutto deve dare l'impressione che si tratti di websites indipendenti.

esempio di PNB efficace

E' importante che ci sia un'adeguata diversificazione dei mini-site. Una strategia efficace di PBN non dovrebbe mai basarsi soltanto su una tipologia di domini. E' preferibile creare un PBN variegato, composto da domini gratuiti di terzo livello, di secondo livello su varie estensioni e pagine sui social network.

PBN Scraping

Si tratta di una tipologia di Private Blog Network costruito con tecniche vietate ( Seo Black Hat ). E' sempre efficace ma si basa su strategie predatorie e di breve periodo, perché sono rapidamente scoperte e penalizzate dal search engine.

Come funziona un PBN basato sullo scraping

Un software raccoglie dei testi online tramite lo scraping e li utilizza per produrre dei contenuti automatici pertinenti, da pubblicare su un network di domini.

esempio di un processo di scraping

Su alcune pagine chiave il software inserisce in automatico un link verso il sito obiettivo, quello da spingere in alto sulle Serp.

Ha il vantaggio di utilizzare procedure automatiche di pubblicazione online dei contenuti automatici senza alcuno sforzo editoriale da parte dei copywriter.

D'altra parte, si tratta anche di contenuti copiati e aggregati che non soddisfano i bisogni dell'utente finale ( user experience ) e aumentano lo spam-engine sui risultati di ricerca ( Serp ).

I search engine si sono organizzati in vari modi per contrastare queste pagine di scarsa qualità.

Ad esempio, i siti del network usano lo stesso codice sorgente HTML e usano un layout grafico uguale o simile. Quindi, una procedura algoritmica anti-spam li individua e li penalizza rapidamente.

Anche se non sono rilevati subito da un algoritmo, prima o poi saranno riconosciuti dai quality rater o dagli addetti del team anti-spam del search engine. La penalizzazione del PBN è quindi inevitabile.

PBN Hacked Sites

Un'altra forma di PBN black hat utilizza come network dei siti web "bucati", la cui sicurezza è stata violata da un hacker.

In questo caso, i contenuti e i backlink sono pubblicati sui siti web hackerati senza che i legittimi titolari si accorgano di nulla.

esempio di sito web con sicurezza violata ( bucato ) e una pagina zombie

I siti bucati si comportano come degli zombie. Alcune loro pagine web interne ( deep site ) contengono contenuti pertinenti su un argomento e un backlink verso il sito web obiettivo del PBN o un altro Site-Tier.

Nota. Il proprietario di un sito web bucato non si accorge delle pagine ospitate. Il search engine, invece, le scopre tramite il crawler. E' lo stesso hacker ha segnalarle al motore di ricerca. Il proprietario del sito può accorgersi delle pagine zombie soltanto digitando la query SITE: nomesito su Google.

I contenuti delle pagine zombie possono essere di due tipi:

  1. Trash o spam page. Sono contenuti automatici generati da un software di scraping, contenenti al loro interno molti link in uscita. Sono facilmente riconosciute dal search engine.
  2. Contenuti scritti da un seo-copywriter per non destare dell'occhio. Potrebbe trattarsi anche di contenuti di media qualità, scritti appositamente con cura per non essere riconosciuti dai search engine. Spesso, se sono fatti bene, nemmeno il proprietario del sito li distingue dai suoi. L'effetto finale è simile a un guest post imposto.

In ogni caso, oltre a essere una vietata dal search engine questa tecnica è anche severamente punita dalla legge. L'ho descritta soltanto per completezza di analisi.

 


 

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Libri di approfondimento
  1. Private Blog Network ( PBN )
  2. Le tipologie di PBN
  3. La struttura dei link nei PBN
  4. FAQ