Quali keyword scegliere per ottimizzare un sito
La scelta delle parole chiave per l'ottimizzazione di un sito web non è così semplice. Occorre prendere in considerazione molti aspetti come la rilevanza, la search demand, l'intenzione dell'utente ( user intent ), il grado di competizione sulla parola chiave, gli obiettivi da raggiungere e, ultimo ma non meno importante, il budget.
La search demand
Quanti utenti cercano una parola chiave sui motori di ricerca?
La popolarità di un termine è come la punta di un iceberg, può nascondere un interesse ancora più vasto. E' però difficile trovare queste montagne nascoste ancora involate, prima di altri. Chi ha la fortuna di trovarne una per primo, viene premiato con un enorme traffico organico. Se poi si tratta di traffico qualificato e utile... è veramente il massimo vantaggio.
L'intenzione dell'utente ( o user intent )
Qual è l'intento finale dell'utente?
Una keyword o una keyphrase può essere usata dall'utente per chiedere cose diverse.
Ad esempio, se cerco "auto elettrica" voglio comprarne una o sto soltanto cercando informazioni sulla mobilità sostenibile? Nel primo caso, mi sarebbe utile avere gli indirizzi dei rivenditori più vicini. Nel secondo caso, è più utile avere un elenco di articoli di approfondimento sull'argomento ( es. news magazine ).
I search engine tentano di interpretare l'intento dell'utente per visualizzare la tipologia dei risultati più efficaci, quelli in grado di soddisfare i suoi bisogni.
Google distingue tra intento informativo e intento transazionale.
- Intento informativo. L'utente sta cercando un'informazione, una volta trovata ha soddisfatto il suo bisogno senza dover fare altre azioni. E' l'esempio tipico dell'utente che cerca una news.
- Intento transazionale. L'utente sta cercando un'informazione per acquistare qualcosa. La vera soddisfazione dell'utente non è il fatto di aver trovato l'info ma l'acquisto finale del prodotto o del servizio. Ad esempio, l'utente vuole prenotare un hotel o trovare la pizzeria più vicina.
Per ottimizzare una parola chiave si dovrebbe prendere in seria considerazione lo user intent.
Non solo... conviene anche verificare come Google interpreta questa intenzione. Se la interpreta come informativa o transazionale.
Ad esempio, se Google risponde alla keyword con siti transazionali ( commerciali ), la strategia Seo su quella keyword per un sito web informativo ha poche probabilità di successo.
Il livello di concorrenza sulla keyword
Quanti concorrenti hanno investito già sulla keyword?
Se la parola chiave è già utilizzata da molti, potrebbe diventare difficile conquistare una buona posizione sulla Serp. Molto dipende dalla qualità dei contenuti e dall'autorevolezza tematica del sito web da ottimizzare.
In generale, converrebbe evitare di investire sulle parole chiave a elevata keyword competition.
E' preferibile puntare sulla coda lunga ( long tail ), cercare domande latenti e rispondere meglio degli altri a bisogni di nicchia.
Gli obiettivi da raggiungere
Quali sono gli obiettivi del sito web?
Quando si scelgono le parole chiave non si devono mai dimenticare gli obiettivi ( goal ) da raggiungere.
La profittability non è necessariamente correlata al ranking. Per profittability si intende la capacità di un sito web ottenere un profitto o comunque un vantaggio dal buon posizionamento sul motore di ricerca su una keyword.
Il vero obiettivo dell'ottimizzazione SEO non è la conquista della visibilità sulle serp. Il posizionamento sui risultati di ricerca ( Serp ) è soltanto un mezzo ma non il fine.
E' necessario che la keyword produca un elevato tasso di conversione del traffico organico in lead sulla landing page del proprio sito web.
Ad esempio, ci si prefissa che i visitatori provenienti dai motori di ricerca debbano compiere una particolare azione sul sito web ( iscrizione, acquisto, compilazione di una form, ecc. ).
Se la percentuale di conversione è bassa, qualcosa non sta funzionando come dovrebbe.
La diversificazione delle keyword e la stragegia di scalability
1] La diversificazione nelle fasi iniziali
E' consigliabile investire su diverse keyword e su pagine web differenti, purché siano semanticamente vicine e pertinenti con l'argomento principale del sito.
La diversificazione delle parole chiave è molto utile perchè consente di sperimentare più strade. Un po' come buttare l'amo contemporaneamente in più punti del lago per cercare quello migliore.
Questa strategia è efficace soprattutto all'inizio.
2] La scalabilità nelle fasi successive
Dopo 6-9 mesi si analizza quali parole chiave generano più traffico organico e conversioni. Una volta individuate, si può ridurre la strategia della diversificazione e passare alla scalability. Si pubblicano altre pagine web sulle keyword secondarie e correlate, per approfondire il topic e rispondere a tutte le altre domande su quel tema.
La scalability è un po' come la Breccia di Porta Pia, se una keyword ha sfondato su una serp, conviene seguire la sua scia, senza comunque rinunciare del tutto alla diversificazione.
Se Google ha già riconosciuto autorevolezza al sito web su un microargomento, molto probabilmente lo posiziona bene anche sulle pagine secondarie.
Così facendo si possono ottenere dei risultati più rapidamente e conquistare la leadership su quel topic.